Polizia Penitenziaria

PENITENZIARIA, IL PENSIERO OSAPP SU RIFORMA ARDITA: L’ANCORA DI SALVEZZA DI UN’AMMINISTRAZIONE IN ESTINZIONE

La sedicente riforma della Polizia Penitenziaria è tutt’altro che espressione di un interesse concreto per il futuro della Polizia Penitenziaria ma riguarda l’intento neanche tanto velato di rendere una volta in più la Polizia Penitenziaria l’ancora di salvezza di un’Amministrazione, quella penitenziaria, in progressiva estinzione.
Non vi accorgete quanto quello che propone l’ex dg dei detenuti, sia simile a quanto accaduto con le riforma del 1990 in cui ad essere riformato era il Corpo mentre chi c’ha veramente guadagnato in termini non solo economici sono state tutte le altre figure, a partire dai direttori che invero ancora ci guadagnano sulle spalle dei poliziotti con la “storiella” dell’equiparazione?
E come altro vorreste leggere la volontà, dal costo invero esorbitante, di inserire nell’improbabile futuro corpo di giustizia dello Stato, direttori, educatori, ragionieri e chi più ne ha più ne metta?
Ardita in nome dei suo amici direttori ed educatori si è discostato del tutto dalle risultanze della Commissione Gratteri e irretito dalle lusinghe del Ministro Orlando (e del capo di gabinetto Melillo) ha immaginato che essere coordinatore del tavolo 15 degli stati generali dell’esecuzione lo avrebbe condotto verso più ambiti traguardi…solo che il nuovo “Minestrone” in tale ambito predisposto e che a suo dire accontentava tutti, era assai meno soddisfacente per coloro che dovevano esserne i principali destinatari cioè Noi e con l’esito, prevedibile, che coloro che tanto lo avevano lusingato l’hanno poi abbandonato al suo destino, anche perchè, come poteva immaginarsi, Orlando, Melillo & C., direttamente o indirettamente, qualche sassolino nella scarpa nei confronti dello stesso Gratteri (della cui Commissione Ardita è stato componente) forse se lo volevano togliere.
In conclusione, se tale è la storia che tale verosimilmente è, qual’è lo scopo dell’ulteriore pantomima del nostro circa oscure forze, o persino componenti sindacali che non vorrebbero la riforma della Polizia Penitenziaria?
Forse alla fine non si vuole la riforma come scritta o immaginata da Sebastiano Ardita, ma domandarci la finalità del suo ultimo intervento su Antimafia2000, credeteci, è tutt’altro che retorico.

La convocazione del Ministro per la preparazione degli “Stati Generali dell’Esecuzione Penale” – il Ministro Orlando ha convocato oggi alle 11,30 ANCHE le OO.SS. della Polizia Penitenziaria per la preparazione dell’evento conclusivo (a Rebibbia il 18 – 19 aprile) degli stati generali dell’esecuzione penale.
Che cosa siano, cosa abbiano fatto e a cosa siano serviti i predetti stati generali, a parte il discutibile prodotto di Sebastiano Ardita, non è dato di conoscere ma, nella consapevolezza del fatto che essere presi in giro è una cosa ma farsi prendere in giro in maniera consenziente e con piena partecipazione è un altra, L’O.S.A.P.P. NON SOLO NON E’ ANDATO MA, nel frattempo, rispetto all’attentato subito da un collega addetto agli AS3 a Lecce, mediante comunicato stampa, ha attribuito le meritate gravi responsabilità dello stato di abbandono del Corpo sia al Guardasigilli Orlando che al Capo di Gabinetto Melillo, che da tempo sono interessati più che alle condizioni lavorative e professionali degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, ad essere concordi con l’attuale popolazione detenuta a cui, sempre più spesso, viene data ragione in ogni doglianza e lamentela rispetto ai poliziotti penitenziari .
Peraltro, come se ce lo fossimo aspettati, il nostro esimio capo di gabinetto durante l’incontro, forse perchè in ciò indotto dalle richieste dei presenti e comunque non si sa a quale titolo ha parlato anche di riordino delle carriere, affermando che la Polizia Penitenziaria non seguirà la Polizia di Stato e anche per la futura dirigenza utilizzerà le risorse disponibili secondo le esigenze dell’Amministrazione (sic!).
Che dire in conclusione? Che Melillo dopo avere pressochè distrutto l’Amministrazione penitenziaria (forse persino con qualche valido motivo) vorrebbe dedicarsi con analoga devastante passione alla Polizia Penitenziaria?
Difficile che comunque ci riesca, anche perché, a parte qualche, più di uno, sindacato silente e consenziente, la Polizia Penitenziaria ha ancora a suo favore l’appartenenza alle Forze di Polizia e al Comparto Sicurezza.
Melillo, si dice che entro giugno se ne vada verso altro incarico, forse anche quale Procuratore a Milano, e a noi non resta che augurargli il felice prosieguo di una brillante carriera purché il più lontano possibile dal Corpo e che…Orlando lo possa seguire il prima possibile.

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto