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Pensioni, avremo presto una classe sociale di militari “nuovi poveri”

Il Co.Ce.R. Difesa ha approntato una delibera con la quale ha chiesto di essere convocato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, considerato che in tutte le occasioni di incontro con il Ministro della Difesa e con il Capo di SMD è stata portata all’attenzione la preoccupazione del personale, specialmente dei più giovani, sul problema pensionistico, alla luce del mancato avvio della previdenza complementare. Un tema affrontato con il Sig. Ministro della Difesa dell’8 novembre 2022.
IL CoCeR ha sottolineato che in sede di rinnovo contrattuale per il triennio 2019/2021 è stata pregiudizialmente posta la questione inerente all’opportunità di adottare una previdenza “dedicata” al comparto “Difesa e Sicurezza”, così da dare contenuto alla specificità riconosciuta normativamente dall’art. 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183. La richiesta formulata in sede contrattuale ha condotto all’istituzione, avvenuta in seno alla legge 30 dicembre 2021, n. 234 (articolo 1, commi 95, 96 e 97), di uno specifico fondo, da alimentare negli anni e da destinare a misure compensative e perequative in materia;
Il Cocer ha inoltre evidenziato che la formulazione letterale della norma suddetta reca il riferimento alla previdenza complementare, che appare oggettivamente difficilmente attuabile e che la specificità delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, così come declinata dall’articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, suggerisce l’adozione di un sistema previdenziale dedicato al personale del comparto, attraverso una manovra sui coefficienti di trasformazione da finanziate, almeno parzialmente, con i fondi stanziati con la legge di bilancio del 2022.

Dichiarazioni dei delegati Fico e Ciavarelli

Il governo riceva il Co.Ce.R. e attivi al più presto la concertazione sulla previdenza si proceda subito, altrimenti avremo una classe sociale di militari “nuovi poveri”.  Ormai avviarsi in pensione con il sistema retributivo è un vecchio ricordo. Infatti già oggi sono nette le differenze tra l’ultima retribuzione e la prima pensione.

Con il sistema contributivo i graduati rischieranno di non percepire neanche 1.000 euro al mese. Sono decenni che il Co.Ce.R. pone tale problema ai governi che si sono succeduti. Ma si sappia che ormai non si puo’ piu’ aspettare o presto sara’ la fame per migliaia di famiglie.

Lo dichiarano i delegati

Fico Pasquale Delegato Co.Ce.R. Esercito 

Antonello Ciavarelli Delegato Cocer Marina e Guardia Costiera

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