Ottiene permessi 104 ma non sempre assiste davvero la nonna malata: poliziotto-sindacalista di Torino condannato
hiede e ottiene circa 30 giorni di permesso 104 per assistere la nonna, malata e residente in Sicilia. Eppure lui, un poliziotto e sindacalista all’epoca in servizio a Torino, in quelle giornate sarebbe spesso lontano dall’anziana sofferente.
La sentenza
Per questo ieri, mercoledì 26 marzo 2025, è stato condannato dal tribunale Capoluogo per truffa e falso: dieci mesi di carcere, al termine del processo di primo grado. Come aveva chiesto la procura (pubblico ministero Giovanni Caspani), la sentenza assolve l’imputato, assistito dall’avvocato Andrea Dell’Aira, da alcuni episodi inizialmente contestati, per i quali riesce a dimostrare di essere effettivamente ad accudire la nonna. Deve anche pagare una multa di 300 euro.
La segnalazione anonima
I permessi usufruiti in modo sospetto fanno riferimento al periodo tra agosto 2019 e giugno 2020. I primi dubbi nascono da alcuni colleghi del poliziotto, che presentano un esposto anonimo, da cui parte un’istruttoria interna. Poi il caso arriva in procura e vengono aperte le indagini. Dai tabulati telefonici, si noterebbe che il poliziotto non in tutte le giornate di permesso è nella provincia in cui risiede l’anziana nonna.
La smentita con le foto
Il legale Dell’Aira imposta la linea difensiva anche sulla base di alcuni scatti che, almeno per alcune giornate, dimostrerebbero che il suo assistito non ha approfittato in modo illegale dei permessi. Ora in aspettativa, all’epoca è anche ben inserito in un sindacato di medicina e, indossando la divisa, si è anche laureato in medicina.
La pena è sospesa per la condizionale. (Torino Today)

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