Carabinieri

MINISTRO TRENTA IN DIFESA DI NISTRI: “NESSUN SPROLOQUIO, SE LO AVESSE FATTO SAREI INTERVENUTA!”

«Dal generale Nistri mi sarei aspettata non dico delle scuse, perché avrebbe potuto essere per lui troppo imbarazzante, ma certo non 45 minuti di sproloquio contro Casamassima, Rosati e Tedesco, gli unici tre pubblici ufficiali che hanno deciso di rompere il muro di omertà nel mio processo». A rivelarlo, Ilaria Cucchi sorella di Stefano, durante l’intervento alla sede della stampa estera a Roma, raccontando del colloquio di mercoledì con il comandante generale dell’Arma dei carabinieri e con la ministra della Difesa Elisabetta Trenta. Ed è proprio la ministra a rispondere alle pesanti affermazioni di Ilaria.

“Ringrazio Ilaria Cucchi – ha sottolineato il Ministro della Difesa – per le parole di stima espresse nei miei riguardi e le rinnovo la mia più profonda vicinanza per quel che ha passato fino ad oggi, confermandole il mio supporto nella ricerca della verità. Ieri ho favorito un incontro perché sentivo di farlo, perché credo nello Stato e nella giustizia. Ma soprattutto, perché credo proprio nella verità.

A tal proposito, il Comandante dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri non ha portato avanti alcun sproloquio e non ha manifestato nei confronti di nessuno pregiudizi punitivi. Ero presente, se lo avesse fatto sarei intervenuta!

Semplicemente, ha rimarcato l’obbligo per tutti i gradi al rispetto delle regole, il che rientra nelle sue prerogative di Comandante.
Non sto offrendo una mia personale interpretazione dei fatti. Sto raccontando solo quel che è successo. Se c’è stata una incomprensione non trapelata durante l’incontro mi spiace, poiché la natura stessa dell’incontro era quella di favorire un confronto aperto e trasparente. Ieri, nelle dichiarazioni alla stampa, mi sono commossa. Sento forte la responsabilità di questa vicenda, anche se sono ministro da pochi mesi. E vorrei che questo senso di responsabilità fosse condiviso. In modo umano.”

Sempre a difesa di Nistri, anche Edmondo Cirielli, Questore della Camera dei deputati, che in una nota accusa Ilaria Cucchi di essere «alla ricerca di vendetta che le procuri titoli sui giornali e spazio mediatico» invece di ricercare «verità e giustizia per la morte del fratello. Non sono più tollerabili le continue aggressioni verbali da parte della Cucchi all’Arma». E Cirielli conclude: «Al comandante Nistri va tutta la mia solidarietà umana e politica». E la polemica scatenata da quanto detto da Ilaria, dà l’appiglio al difensore di Francesco Tedesco, Eugenio Pini, di evidenziare «ove le parole riferite da Cucchi sul comandante fossero confermate, che si tratterebbe di una anticipazione illegittima e ingiustificata oltre che lesiva e dannosa per il mio assistito».

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