Esercito

“MAMMA FOLGORE”: PRESIDENTE MATTARELLA, LA MEMORIA SI PERDE

Non sono trascorsi neppure due mesi dal 4 novembre, quando il Presidente Mattarella, nel deporre una corona d’alloro all’Altare della Patria, volle rivolgere il suo pensiero a tutti coloro che si sono sacrificati per l’edificazione di uno Stato democratico e unito, dichiarando che “coltivare la loro memoria significa comprendere l’inestimabile ricchezza morale che ci hanno trasmesso”.

4 Novembre, una data, una ricorrenza, in occasione della quale si è obbligati a presenziare, a ricordare che “la memoria è ricchezza morale”.

Poi, la memoria si perde. Tranne per chi in giornate come quella di oggi, che per molti è un giorno di festa, ogni lontananza, ogni mancanza, è un macigno che stritola il cuore, che toglie il respiro.

A scrivere una lettera al Presidente Mattarella, è Annarita Lo Mastro, la madre di David Tobini, Caporal maggiore della “Folgore”, caduto nel 2011 durante un’operazione nella valle di Bala Morghab, in Afghanistan.

Poche righe che “mamma Folgore”, come viene affettuosamente chiamata Annarita Lo Mastro, scrive a Mattarella, per ricordare che la memoria dei caduti in guerra (scusateci se chiamiamo le cose con il loro nome e non scriviamo “missione di pace”) è ricchezza morale non solo in occasione del 4 Novembre.

“Sono la madre, sempre io, di quel ragazzo caduto in una missione. Una di quelle missioni che chiamano di “pace”, dalla quale Mio Figlio mi è stato riportato morto, dopo un conflitto a fuoco.

Oggi scrivo, perché neanche a chiusura d’ anno ci si risparmia lo sdegno. Siamo famiglie a cui sottraggono figli, mariti, padri, per quelle missioni che lo Stato decide. Partenze a migliaia di chilometri. Non c’è Natale o festa in cui non abbiamo provato nostalgia, o chi come me, oggi, alla nostalgia affianca il dolore della perdita.

Eppure, nel discorso di fine anno del Presidente Mattarella, non una parola è stata spesa per noi. Non c’è parola che onori queste partenze…. Non c’è parola per chi ha perso la vita, per chi li ha comandati.

Al presidente… sfugge, che anche noi ascoltiamo…. Con una piccola differenza….. noi ascoltiamo intorno ad una tavola non imbandita, alla quale manca qualche sedia.

Non ci abitueremo mai all’Italia che toglie a chi dà e dà a chi toglie!

Capodanno per noi è un giorno peggiore di tutti gli altri.

Grazie Presidente… alziamo noi il calice per brindare alle Nostre Divise!

Grazie!

Per noi non è un giorno come tutti gli altri… ma.… peggiore di tutti gli altri…”

Annarita Lo Mastro per la Valle dei Templi

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