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MA UN CARABINIERE NON SI TOGLIE IL CAPPELLO

(di Marco Ventura) – Un carabiniere non si toglie il
cappello davanti alla piazza della Camorra
, soprattutto il
berretto nero dorato degli ufficiali dell’Arma. Che non è un cappello
qualunque. Riguardiamo il video. “Quando ci sediamo a tavola ci togliamo il
cappello”, urla un manifestante in faccia al colonnello Marco Minicucci. Ma il
berretto dei carabinieri è il segno dello Stato. 
Non si può accettare
l’urlo della piazza: “Carabinieri, toglieteci i cappelli”.

La scusa della donna che urla
al megafono è che il cappello va tolto “per fare un minuto di silenzio. Per
Davide
”. Minicucci accetta l’idea che per la piazza “tenere il cappello” è
un’offesa e dice “allora me lo tolgo”, ma gli pesa tra le mani. Sorride con
imbarazzo, di sollievo per la tensione che si allenta. Ma anche di
consapevolezza per aver compiuto un gesto al quale un militare, un uomo dello
Stato, un carabiniere non dovrebbe mai piegarsi
Lui per primo sa quanto
significhino questi gesti, nel confronto con la camorra. Perché in quella
piazza, va detto chiaro, c’era la Camorra, non c’erano solo gli amici e i
familiari di un ragazzo di 17 anni ucciso da un carabiniere a cui è partito un
colpo.
Davide è morto perché è
scappato a un posto di blocco alle tre di notte in un quartiere a rischio di
Napoli, forzando l’alt dei carabinieri, in tre su un motorino senza casco (e,
si scoprirà, senza patente e senza assicurazione). Ed è morto perché il carabiniere
che lo ha ucciso si è trovato a gestire due giovani in fuga. Ed è morto perché
appartiene a quell’ambiente, a quella famiglia, a quel rione, a quella cultura.
Il fratello, non a caso, intervistato nel primo corteo “per Davide” ha detto
senza vergogna e senza paura: “La camorra ci tutela”. E non a caso, quando il
colonnello Minicucci si è tolto il berretto restando “nudo” di fronte alla
piazza, tutti si sono scordati del minuto di silenzio, e soddisfatti per aver
ottenuto il gesto di “rispetto”, se ne sono andati tra gli applausi.

Resta solo una consolazione.
Quel gesto del colonnello Minicucci è servito a evitare
l’esplosione della piazza, il precipitare di una situazione. Ma non è stato un
bel vedere, per chi crede nella forza dello Stato. Appartiene, è vero, a una
tradizione dell’Arma di ragionevolezza e buon senso. Forse, anche di umanità.
Ragionevolezza, buon senso e umanità che non abitano più a Napoli.

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