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L’ISIS MINACCIA IL RINGRAZIAMENTO: “FALCIATE INFEDELI COI TIR”

(di Franco Iacch) – L’Isis ritorna ad incoraggiare i jihadisti solitari nel compiere attentati durante eventi di richiamo come la parata di Macy’s del Thanksgiving Day che, ogni anno, richiama milioni di turisti provenienti da tutto il mondo.

Le istruzioni sul come compiere la strage sono inserite nell’ultimo numero della rivista in lingua inglese dello Stato islamico, Rumiyah. Nell’articolo si menziona anche la minaccia V-BIED, vehicle-borne improvised explosive device.

“Utilizzate i camion come armi per colpire gli infedeli durante la parata di New York per il Giorno del Ringraziamento, il prossimo 24 novembre. Un camion di medie dimensioni non desterà sospetti, ma infliggerà più danni di un caccia militare. Un veicolo lanciato ad alta velocità durante un evento di richiamo per i non credenti, farà una carneficina”.

Rumiya, deriva da Rum, termine con cui si indicavano i bizantini e, col passare del tempo, gli occidentali. E’ uno dei tanti strumenti utilizzati dall’Isis per suscitare reazione nei fondamentalisti sparsi per il mondo.

“I veicoli sono come i coltelli in quanto estremamente facili da acquisire. Ma a differenza dei coltelli, che se trovati in possesso possono destare sospetti, un veicolo non suscita assolutamente alcun dubbio a causa del loro uso diffuso nel mondo. Pur essendo parte essenziale della vita moderna, pochi comprendono la capacità mortale e distruttiva di un veicolo a motore”.

Quest’anno la tradizionale sfilata di carri e palloni aerostatici che attraversa il cuore di New York, è particolarmente significativa in quanto ricorre il 90° anniversario dei grandi magazzini Macy’s.

“Un camion di medie dimensioni sarebbe l’ideale, evitate le piccole vetture ed i SUV. La parata del Thanksgiving Day è un ottimo bersaglio, come raduni politici, mercati all’aperto e festival”.

Il Dipartimento di Polizia di New York ha già annunciato una massiccia presenza del CRC, Critical Response Command e dello Strategic Response Group (SRG).”

“L’attacco di Nizza, in Francia, ha superbamente dimostrato le capacità mortali di un mezzo lanciato nella folla. Mohamed Salmene Lahouaiej-Bouhlel ha ucciso 86 persone, ferendone altre 434”.

Lo scorso anno, 50 milioni di americani hanno guardato l’evento in televisione e 3,5 milioni hanno partecipato in prima persona. Il Thanksgiving Day di Macy’s è degli eventi più seguiti sulla terra: sarebbe una vetrina ideale per l’Isis. Il venerdì successivo c’è il cosiddetto Black Friday, giornata di festa che sancisce l’inizio dello shopping natalizio a New York.

Il terrorismo trasformato in brand

Gli attacchi di Nizza hanno dimostrato ancora una volta come l’Isis e gli altri gruppi della jihad globale, stiano abbandonando gli attacchi terroristici elaborati.

Questi richiedono enormi quantità di denaro ed una attenta pianificazione ed espone le cellule ai servizi segreti. Sarebbe corretto affermare che siamo davanti ad un’evoluzione del terrorismo, trasformato in brand. Una volta avvenuto l’attacco, lo Stato islamico se ne appropria, ponendo il proprio sigillo, glorificando gli esecutori che hanno raggiunto il martirio per quella jihad senza fine contro i miscredenti. La maggior parte non ha nemmeno bisogno di una motivazione individuale. La rete fa il resto. Romanzando il successo del terrore lo si rende accessibile a chiunque. Chiunque, senza alcuna particolare abilità, ma solo con una volontà di ferro, potrebbe uccidere la gente e farsi ammazzare, partecipando al macabro rituale degli omicidi.

La bomba preferita dai lupi solitari: la pressure cooker bomb

Una pentola a pressione riempita di esplosivo: è ritenuto l’IED più facile da realizzare perché può essere realizzato con materiali facilmente reperibili, alcuni dei quali disponibili in ogni casa. La detonazione può essere attivata da un semplice dispositivo elettronico come un orologio digitale, una sveglia o un telefono cellulare. La potenza dell’ordigno dipende dalla quantità di esplosivo che può essere riposto all’interno. La pentola, per la sua particolare forma e chiusura, appunto a pressione, contiene inizialmente l’espansione dell’energia, moltiplicandola esponenzialmente. Considerando, infine, l’incredibile possibilità di collocare all’interno qualsiasi oggetto domestico, come chiodi o bulloni, si capisce la capacità di frammentazione della pentola a pressione, potenzialmente letale alla brevissima distanza. Le istruzioni sono presenti sulla rete fin dal 2010, anche se la granata a frammentazione improvvisata è nata con l’esplosivo. La cintura esplosiva indossata da un kamikaze, ad esempio, è ritenuta la granata a frammentazione perfetta, per il duplice motivo di essere intelligente e mimetizzata.

Gli attentati teorizzati

I terroristi, alcuni anni fa, intuirono la fondamentale importanza di internet come strumento per diffondere la cultura anti-occidentale e reclutare nuove cellule. Il 20 marzo del 2014 sono state pubblicate sulla rete le informazioni per assemblare una granata con semplici articoli per la casa come bombole a gas e chiodi. Il dispositivo può essere impostato dal martire con un timer o un detonatore a distanza. Si legge sulla guida: “Preparate l’autobomba poche ore prima dell’operazione così nessuno potrà accusarvi di preparare un attentato e ricordatevi di distribuire tutti gli ingredienti per casa. L’autobomba serve per uccidere le persone, ma non per distruggere gli edifici. Pertanto cercate occasioni specifiche come le campagne elettorali o le feste di beneficenza”. I terroristi avevano già capito l’importanza dei target di basso profilo e consigliavano di colpire ristoranti, bar, teatri, stadi e mete turistiche. Pochi mesi dopo, attentati avvengono in Francia, Belgio, Turchia e Tunisia. I target sono i medesimi consigliati due anni prima.

Nel numero invernale di Inspire, magazine di Al-Qaeda, pubblicato il 24 dicembre del 2014, si suggerivano i bersagli da colpire. Nell’articolo chiamato Field Tactics, l’autore spiegava come nascondere ordigni esplosivi: “L’attentato in se non deve essere visto come la semplice detonazione di un ordigno, ma come uno strumento che possa danneggiare l’economia del nemico”.

Le differenza con al-Qaeda

A differenza di al-Qaeda, che propende per operazioni scrupolosamente pianificate, lo Stato Islamico ha fin da subito incoraggiato chiunque nel prendere le armi in suo nome, utilizzando la più complessa ed efficace campagna di reclutamento sui social mai creata da un gruppo terroristico. Nel lupo solitario, il processo di radicalizzazione avviene solitamente in tempi brevi. Raramente, gli esecutori ricevono supporto esterno, anche se lo Stato islamico cerca di trasformare qualsiasi fatto di sangue, casuale e non, in propaganda. I lupi solitari erano già stati invocati dal terrorista Anwar al Awlaki che sulla rivista Inspire, esortava i singoli musulmani americani a compiere attacchi contro i civili. Anwar al-Awlaki resta ancora oggi una delle figure più carismatiche di Al-Qaeda e principale fonte d’ispirazione per molti terroristi. Influenzato dalle opere di Sayyid Qutb, ideatore del pensiero jihadista anti-occidentale, Anwar al-Awlaki divenne in poco tempo il principale cultore della linea fondamentalista ad oltranza. Scrisse numerosi saggi che possono definirsi come la guida per gli estremisti di matrice islamica, una sorta di bibbia del lupo solitario che si consacra al martirio. Capì la fondamentale importanza di internet come strumento per diffondere la cultura anti-occidentale e reclutare nuove cellule, aprendo un blog, una pagina Facebook, una canale Youtube e divenendo il primo editorialista della rubrica di Al-Qaeda, Inspire. I lupi solitari si rivelano essere strumenti ad opera del gruppo mediaticamente più avanzato mai esistito nella storia del terrorismo. Lo Stato islamico ha perfezionato l’utilizzo di internet, ottimizzando una macchina della propaganda pronta ad attivarsi per esaltare le gesta di un attentato nel mondo. Il simpatizzante compie la strage, l’Isis ottiene uno spot di portata globale.

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