Polizia

La Questura indaga sul poliziotto che ha atterrato un violento a Brescia: un colpo da karateka, una valanga di polemiche

Un colpo secco alle gambe. Un uomo a terra. E un’intera rete divisa tra applausi e accuse. È successo a Brescia, dove un poliziotto ha fermato con decisione un immigrato in escandescenze. L’uomo, segnalato come potenzialmente pericoloso e armato, aveva appena sferrato un pugno contro la Volante della Polizia. L’agente, sceso dall’auto con prontezza, lo ha bloccato e atterrato con una tecnica netta e pulita, in perfetto stile karateka. Ma invece di essere lodato per la professionalità e la prontezza, ora è finito sotto indagine.

Il video virale e le reazioni del web

L’intera scena è stata ripresa da una telecamera di sorveglianza e postata sulla pagina Facebook di Infodifesa, scatenando una valanga di commenti. Il filmato è diventato virale, rilanciato da centinaia di pagine e profili. In molti hanno apprezzato la rapidità dell’intervento: l’uomo viene immobilizzato con un colpo secco alle caviglie, senza eccessiva violenza e senza ulteriori danni.

Ma non sono mancate le critiche: c’è chi ha accusato l’agente di uso sproporzionato della forza, chi ha sollevato il consueto coro di condanna per presunti abusi, e chi ironicamente ha scritto che “forse si aspettavano confetti e fiorellini” per fermare un soggetto aggressivo.

La beffa: l’agente sotto indagine

E ora arriva la beffa. La Questura di Brescia, invece di elogiare l’intervento, ha avviato accertamenti sul comportamento del poliziotto. L’obiettivo? Verificare se la sua azione sia stata conforme ai protocolli e soprattutto comprendere chi abbia diffuso il video, che potrebbe essere stato registrato dagli stessi agenti.

Il soggetto bloccato, secondo quanto riportato, non aveva armi addosso, ma è stato denunciato a piede libero. Rimane comunque il fatto che al momento dell’arrivo della polizia aveva colpito l’auto di servizio, un gesto chiaramente aggressivo e pericoloso.

Un gesto deciso, ma ora sotto la lente

Pare, dunque, che siano in corso verifiche “per valutare il comportamento dell’agente e risalire all’origine della diffusione del video”. Una comunicazione che ha generato centinaia di commenti indignati, a testimonianza di un’opinione pubblica sempre più polarizzata tra chi sostiene le forze dell’ordine e chi le vorrebbe imbrigliate in manuali e regolamenti a discapito dell’efficacia operativa.

Il nodo sicurezza e la gestione dell’ordine pubblico

L’episodio di Brescia riapre il dibattito sull’uso della forza da parte delle forze dell’ordine, sul diritto-dovere di difendere l’incolumità pubblica, e sulle conseguenze per chi agisce con tempestività. In un contesto sociale sempre più instabile, si chiede agli agenti di agire senza sbagliare, reagire senza eccedere, fermare senza toccare. Ma è davvero possibile?

Intanto il poliziotto che ha fermato l’aggressione con un gesto tecnico e pulito resta nel mirino. E con lui, forse, anche la credibilità di chi è chiamato ogni giorno a garantire la sicurezza per tutti.

Infodifesa è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale

Cosa Aspetti? Al costo di meno di un caffè al mese potrai leggere le nostre notizie senza gli spazi pubblicitari ed accedere a contenuti premium riservati agli abbonati – CLICCA QUI PER ABBONARTI

error: ll Contenuto è protetto