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LA FORESTALE NON CI STA: “NO ALLA MILITARIZZAZIONE. NOI ANDREMO AVANTI!”

Centinaia e centinaia di appartenenti al Corpo forestale dello Stato hanno scioperato stamattina a Roma, Napoli e Perugia, aderendo alla mobilitazione dei sindacati confederali del pubblico impiego, per dire no alla militarizzazione e sì alla salvaguardia delle peculiarità e delle funzioni che con la “riforma” verrebbero smantellate, soprattutto in materia di polizia ambientale e agroalimentare.

Guida la protesta il Sapaf, il primo sindacato per numero di iscritti dei forestali, assieme all’Ugl e alla Cgil di categoria. “I nostri iscritti e i forestali tutti – dice il segretario generale del Sapaf, Marco Moroni – hanno capito e compreso che con la militarizzazione non si va da nessuna parte, che si perderanno diritti ma soprattutto funzioni, che i cittadini saranno meno garantiti di prima. Voglio ringraziare le donne e gli uomini del Corpo che, liberamente, hanno aderito allo sciopero. Ricordo che siamo l’unica forza di polizia a poter scioperare e non a caso ci stanno per sopprimere. Vergognoso è stato negli ultimi giorni l’atteggiamento ostruzionistico di Cesare Patrone, capo del Corpo forestale, che in ogni modo ha tentato di dissuadere coloro che stamani hanno scioperato”.
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“Da settimane siamo in piazza – dice Moroni – e non ci fermeremo. Altre e più eclatanti iniziative sono allo studio. C’è un compatto fronte sindacale, rappresentativo praticamente di tutto il personale, che dice no a questa controriforma. Molte associazioni e cittadini cominciano a capirlo. Speriamo che anche la politica si muova. Una cosa è sicura: noi andremo avanti”.

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