Polizia

Il viceispettore Christian Di Martino è stato ferito con tre coltellate alla schiena da un 37enne marocchino. Pm, l’aggressore è estremamente pericoloso

Drammatico episodio nella notte tra mercoledì e giovedì a Milano, dove un viceispettore di polizia di 35 anni, Christian Di Martino, è stato accoltellato in modo grave da un uomo di origini marocchine. Il fatto è avvenuto intorno alla mezzanotte nei pressi della stazione di Lambrate.

Secondo una prima ricostruzione, alcuni agenti della Polfer erano intervenuti per fermare un 37enne marocchino, Hasan Hamid, che stava lanciando pietre contro i treni in transito e aveva colpito alla testa una donna di 55 anni, poi trasportata all’ospedale Fatebenefratelli in condizioni non gravi.

L’uomo è stato colpito con il taser dagli agenti ma è riuscito ugualmente a estrarre un coltello con una lama di 20 centimetri e a colpire con tre fendenti alla schiena il viceispettore Di Martino. Subito immobilizzato, l’aggressore è stato arrestato con le accuse di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.

Il poliziotto è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda dove è stato operato per diverse ore a causa della lesione di alcuni organi interni. Durante l’intervento ha subito 70 trasfusioni di sangue e plasma. Al momento si trova ricoverato in terapia intensiva in condizioni critiche ma stabili.

Nel tentativo di bloccare l’aggressore sono rimasti feriti in modo lieve anche altri due agenti. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine, essendo stato denunciato l’ultima volta il 5 maggio scorso alla stazione di Bologna per possesso di arma da taglio. In passato aveva scontato anche una pena detentiva ed era destinatario di un provvedimento di espulsione.

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, puntando il dito contro il governo: “I delinquenti acclarati devono essere rimpatriati. Il nostro governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il suo dovere”.

Il PM ha chiesto al gip che l’aggressore resti in carcere.

Il pm di Milano ha definito Hasan Hamid, il 37enne marocchino che ha accoltellato il viceispettore Di Martino, una “persona estremamente pericolosa e violenta” che scatena i propri istinti aggressivi di fronte alle forze dell’ordine. Per questo la Procura ha chiesto che resti in carcere, evidenziando il pericolo di reiterazione del reato.

Dopo essere stato colpito dal taser, reso innocuo dai vestiti, il 37enne ha estratto un coltello nascosto nella manica e ha sferrato tre fendenti alla schiena del viceispettore Di Martino, causandogli una grave emorragia.

L’apprensione di famiglia e amici

Il padre e la fidanzata di Christian Di Martino gli sono rimasti accanto per tutto il pomeriggio all’ospedale Niguarda. Più volte il papà, che alloggia in un hotel vicino, è entrato e uscito dalla struttura sanitaria, mentre la compagna di Di Martino, originario di Ischia, è sempre rimasta dentro. Davanti all’ingresso del padiglione in cui si trova il poliziotto, sono rimasti per tutto il giorno diversi agenti, tra amici più stretti e colleghi.

Le condizioni di Christian Di Martino

È terminata l’operazione chirurgica alla quale è stato sottoposto: l’uomo, 35 anni, è stato colpito per tre volte dall’extracomunitario, irregolare e già noto per oltraggio a pubblico ufficiale, reati contro la persona e il patrimonio, con una lama di 25 centimetri e trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda. Trasferito in terapia intensiva in prognosi riservata, resta in gravissime condizioni.

È sedato dopo una serie di interventi che si sono conclusi alle 9 e 30 di stamani Di Martino. Le coltellate gli hanno lesionato organi interni e grandi vasi al torace e all’addome.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando al Senato con il ministro Matteo Piantedosi, si è informato delle condizioni di salute dell’agente stesso di Polizia. «Seguo con apprensione tutti gli sviluppi riguardanti l’aggressione avvenuta ieri notte alla stazione di Lambrate a Milano, dove un poliziotto è stato accoltellato più volte da un cittadino extracomunitario visibilmente alterato che lanciava pietre a treni e a persone. All’agente ferito, alla sua famiglia e ai colleghi della Polizia di Stato tutta la mia vicinanza». Lo dice Giorgia Meloni sui social.

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