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I RUSSI CONFERMANO: “NOSTRI SPECNAZ SUL TERRENO”, INIZIA UFFICIALMENTE LA SECONDA FASE DELLA GUERRA CONTRO L’ISIS

“Non ho intenzione di nascondere il fatto che le nostre forze speciali sono in Siria”. Dopo mesi di indiscrezioni, parziali conferme e secche smentite, il Cremlino ha confermato ufficialmente la presenza degli specnaz in Siria. E’ quanto scrive Franco Iacch per DifesaOnline.

Prima effettuavano delle missioni in territorio ostile per identificare i target dei raid aerei – ha confermato il generale Alexander Dvornikov, comandante del rischieramento russo in Siria –adesso svolgono altri compiti. I nostri reparti speciali – ha precisato Dvornikov – svolgono le stesse missioni degli operatori americani e degli altri paesi della Coalizione presenti in Siria.

Contrariamente a quanto credesse (e sapesse) l’opinione pubblica, il coinvolgimento russo in Siria non si è concluso con il ritiro del contingente aereo: è solo iniziata la seconda fase.

Sappiamo che due battaglioni della 7th Guards Airborne Division sono stati schierati a protezione della base aerea di Hemeimeem e della struttura navale di Tartus, ultimo avamposto russo nella Regione dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Le due basi russe sono state equipaggiate con sistemi stratificati a medio e lungo raggio S300/S400, carri armati T-90 e rientrano nel raggio degli incrociatori missilistici in rotazione schierati a ridosso della costa siriana.

La base di Hemeimeem, è divenuta la base di proiezione degli specnaz in Siria. Operando sempre sotto egida GRU, i russi dispongono di quattromila specnaz divisi in tutti i quatto comandi principali delle flotte. Nelle ultime due settimane, i satelliti hanno evidenziato un aumento dell’attività proprio nella struttura nella provincia costiera di Latakia, con l’arrivo di numerose cannoniere a rotore Mi-28N e KA-52.

La base di Hemeimeem ha ospitato fin dalle prime fasi della guerra gli specnaz del ‘Vympel’, unità delle forze speciali agli ordini diretti dei servizi segreti russi. Specializzati nello spionaggio e nella raccolta di informazioni, l’unità Vympel è stata fin dagli anni ’80 utilizzata anche per missioni di targeting leader in Cecenia, Caucaso ed Ucraina. Sempre in Siria avevamo identificato unità specnaz della Voenno-Morskoj Flot Rossijskoj Federacii. Operano in supporto ai fanti di Marina che sappiamo essere stati i primi ad arrivare in Siria.

Sarebbero ancora in Siria, invece, gli elementi scelti del “45th Guards Specnaz Regiment”, specializzati nelle tattiche di contro-insurrezione non convenzionali.

Ritornando agli elicotteri schierati dal Cremlino, c’è anche un’altra chiave di lettura: le cannoniere a rotore di ultima generazione rappresentano una risposta ai missili terra-aria giunti in Siria (tramite occidente), considerando che nessun aereo russo impegnato nei primi mesi del conflitto era dotato di contromisure elettroniche contro i MANPADS. Questi elicotteri d’attacco di fascia alta, se adeguatamente equipaggiati, sono di gran lunga più adatti per operare in un campo di battaglia con minaccia terra-aria, rispetto ai loro predecessori. Ottimizzati per le operazioni notturne, Havoc e Alligator fungeranno da moltiplicatori di forza per gli specnaz.

 

 

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