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Generale dei Carabinieri scrive la sua preoccupazione: “Saremo inglobati dalla Polizia?”

 
Il Generale dei Carabinieri Giovanni Antolini, presidente del Co.I.R.
Palidoro nei giorni scorsi ha presentato una mozione durissima contro i vertici
dell’Arma ed il loro silenzio.

La mozione dal titolo “Quousque Tandem?” –
abbreviazione della celebre locuzione latina Quousque tandem abutere,
Catilina, patientia nostra?
(Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della
nostra pazienza?), non risparmia critiche e disapprovazione e richiede di
comunciare ufficiale cosa c’è di vero circa l’ipotesi di confluenza dell’Arma
nella Polizia di Stato.
 
“Le Rappresentanze militari devono restare specchietti per le allodole,
o, meglio, foglie di fico. Il Comando Generale appare onnipotente ed onnisciente,
più lontano dalla base della Regina Maria Antonietta (quella delle Brioches!) dal
suo popolo, chiuso nella sua, “Turris Eburnea”, rimane arroccato nei suoi piani
nobili (ove si accede digitando una combinazione di numeri segreti) e chiunque
tenti un approccio con quei piani avverte con lapalissiana evidenza, come ivi
si consideri l’Arma a servizio del Comando Generale e non il contrario.
 
I Comandi dipendenti,
tutti, sono Stati esautorati, perfino le
normative che condizionano la vita stessa di tutti i carabinieri (logistica,
benessere etc.) vengono calate dall’alto senza partecipazione né collaborazione
della base né degli organismi di rappresentanza e le patetiche risposte alle
delibere ne sono la prova del nove.

Trasferimenti,
avanzamenti etc.., vengono adottati con norme e procedure criptate che poco si
attagliano a quelle di un’ Amministrazione dello stato che dovrebbero essere improntate
a criteri di equità e di limpidezza, per non parlare del Fondo di Assistenza la
cui trasparenza è più opaca di una lastra di piombo.

Tagli per finti
risparmi, sprechi di personale e di denaro andrebbero ragionati anche con gli
organismi di rappresentanza nonché con i reparti interessati che possono dare e
suggerimenti onde evitare i soliti ricorrenti inconvenienti tipicamente
prodotti dalle decisioni prese da lontano e dai saccenti,miopi burocrati.

Per quanto ci
riguarda più da vicino, per dare il nostro contributo non burocratico abbiano
avanzato una proposta sollecitata da ben 12 Co Ba.R. confluenti., di un incontro
con il Comandante Generale al fine di rappresentare le problematiche più impellenti
ma la proposta è stata bloccata con motivazioni penosamente disarmanti ed allora,
che stiamo qui a fare???

In un periodo di blocco
salariale, grande preoccupazione e tensione in tutta l’Arma, con diffusa
sensazione perfino di inglobamento nella Polizia di stato, il Comando Generale
appare come un messicano in siesta pomeridiana con il sombrero calato sul volto:
nessuna comunicazione ufficiale su ciò che si sta chiedendo, facendo, proponendo
e ottenendo o meno: non sono cose che interessano tutto il resto dell’Arma???

L’Arma e di tutti
noi, in ugual misura, con diverse funzioni ma parità di portafoglio azionario.

Non si rendono conto
della condizione economicamente miserevole dei tanti Carabinieri? Anche il sito
del Co.Ce.R. viene aggiornato con ritmi da bradipo tanto che l’ultima comunicazione
risale al 4 giugno 2013 (invero dopo Cristo), nonostante tutto quello che sta
succedendo.

In conclusione
ritengo che sia giunta l’ora, ed è già tardi, che si cominci ad accettare una franca
collaborazione e ad impostare ogni provvedimento nell’ottica della trasparenza
e della schiettezza anche quando si tratta di casi scomodi, diversamente occorrerà cambiare
decisamente registro: chi ha orecchi da intendere intenda.”

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