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GEMELLI D’ARGENTO E VESTITI PER L’AUTISTA DEL CAPO. ECCO LA LISTA DELLA SPESA DELLO STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

39.559
euro per gli abbonamenti ai teatri, ai cinema e per l’acquisto di “buoni
libro” tra cui, a soli 145 euro, anche un’opera di estremo interesse per
le Forze armate: “DISTURBI MENTALI”. 
È questa la sorprendente cifra che compare nella lunga lista della spesa dello Stato
Maggiore della Difesa 
pubblicata nella sezione “Amministrazione trasparente”
del sito istituzionale Difesa.it.

Qualche
tempo fa sarebbe stato impossibile conoscere
 nel dettaglio come le amministrazioni spendono i
soldi dei contribuenti. Oggi, invece, su quasi tutti i siti istituzionali
troviamo un link dedicato che mette nero su bianco le spese sostenute per ogni
ufficio o articolazione. Una sorta di “libro bianco” che però rivela anche il
lato più odioso delle spese che gravano sulle tasche dei contribuenti: quello
“festaiolo”.
Della
trasparenza, legalità e della cultura dell’integrità 
il Ministero guidato dalla
senatrice Roberta Pinotti – quella che per far risparmiare i contribuenti si
fece dare un passaggio su un aereo dell’Aeronautica militare diretto a Genova –
ne fa una questione d’orgoglio. Il contenuto della lista
della spesa
 dello Stato Maggiore della Difesa è lungo e facendo un po
di somme, oltre ai soldi spesi per la cultura degli ammiragli e dei generali ci
accorgiamo che i contribuenti hanno pagato anche 26.822,39 euro
per “incontri, colazioni, pranzi e cene di lavoro o rappresentanza” dei nostri
generali con quelli delle delegazioni di altri paesi stranieri; 35.115,2 euro
per “buffet, rinfreschi di saluto o auguri e cene conviviali”; 22.138,5 euro
per “servizio alberghiero e di ristorazione”; e 17.100 euro
per i biglietti aerei.
Gli
alti ufficiali hanno gusti raffinati
 e per i loro ospiti scelgono sempre il meglio: “HOTEL
MASSIMO D’AZELIO – NH VITTORIO VENETO – LE GRIFFE – ROMA LIFE HOTEL – HOTEL
QUIRINALE – GRAND HOTEL PALATINO – HOTEL REGINA – VILLA MALTA –
INTERCONTINENTAL” ma non disdegnano di certo il “Circolo Ufficiali
Forze Armate d’Italia” 
o la “Casa dell’Aviatore” dove per
le loro colazioni di lavoro il conto è stato rispettivamente di 7.794,93 e
di 6.441,01 euro.
Nel
dettaglio
 troviamo
di tutto: dai 26,13 euro spesi al ristorante “Pizza Luigi” ai 1.300 euro
per il “rinfresco di saluto dell’ammiraglio Tarabbo” e del tenente
colonnello Atruia per arrivare ai biglietti da visita dell’ammiraglio
Marzano, 
altri 559,6 euro, o quelli del più
parsimonioso generale De Gaetano, solo 97,6 euro.
Tra
le strane spese dello Stato Maggiore della Difesa guidato dall’ammiraglio
Binelli Mantelli 
è
possibile trovare anche l’acquisto di 2 “forno a microonde” (886,15 €),
“3 agende del giornalista” (361 €) e il vestito per l’autista del
Capo di Stato Maggiore della Difesa (1.193,5 €) ma quello che
appare come un vero e proprio schiaffo alla crisi è la “SCATOLA ARGENTO
PER RAPPRESENTANZA” 
costata solo 801,17 euro ed i “30
GEMELLI ARGENTO FORMA RETTANGOLARE” 
per altri 1.748,02 euro.Come
se non bastasse troviamo pure il conto pagato per il “noleggio
di piante”
 (3.071,93 €).

Insomma,
in questo drammatico 2014 con l’Italia recentemente declassata a BBB- 
con outlook stabile, tra riffe e
raffe la bella vita degli ammiragli e generali che bazzicano lo Stato Maggiore
della Difesa c’è costata fino ad oggi la bella cifra di 149.480,19
euro.
Rispetto
alla montagna di denaro che spende la Difesa per comprare armi e per giocare
alla guerra
 questa
somma rappresenta un granello di sabbia ma se la moltiplichiamo per tutti i
comandi e poi ci aggiungiamo quelle degli altri Ministeri allora la cifra che
pesa sui contribuenti per sollazzare gli alti ufficiali e dirigenti dello Stato
potrebbe essere davvero interessante. Chissà se Renzi e la Pinotti se
ne sono accorti…….

(di Luca Marco Comellini)

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