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Forze Armate, cambia la nomenclatura dei gradi: “Aiutante” per graduati, appuntati, sergenti e brigadieri

L’aula del Senato ha recentemente approvato in via definitiva il decreto che prevede la revisione del modello delle Forze Armate, tramutandolo in legge dello Stato. La riforma prevede un importante numero di modifiche a tutto l’apparato, con il chiarissimo intento di rendere più snello, moderno e funzionale il suo meccanismo.

Con la nuova riforma delle Forze Armate ci saranno alcuni cambiamenti importanti, come il cambio di nomenclatura per alcuni gradi della gerarchia militare. I volontari in ferma prefissata e il limite di età previsto per questi ultimi abbassato a 24 anni sono la parte più corposa e rivoluzionaria di questo provvedimento. La nuova legge è stata pensata e attuata al fine di migliorare l’efficienza dell’intero sistema.

Tra i cambiamenti prospettati, seppur alquanto dibattuto, vi è anche quello relativo alla nomenclatura dei gradi del personale Graduato e Sergente.

LA NUOVA NOMENCLATURA DEI GRADI

All’interno del mondo militare il concetto di grado risulta fondamentale e la gerarchia è il caposaldo stesso del sistema. La chiarezza, in tal senso, non è dunque definibile importante, ma addirittura necessaria e irrinunciabile.

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Cambi di nomenclatura dei gradi: il dettaglio

Nel dettaglio, con l’entrata in vigore della legge n.119 del 5 agosto 2022 sono previsti i seguenti cambi di nomenclatura:

  • la denominazione del militare di truppa senza grado della Marina Militare: da “sottocapo” in “comune scelto”;
  • la denominazione di tutti i gradi e della qualifica del grado apicale dei graduati dell’Esercito Italiano: – da “primo caporal maggiore” in “graduato”;
    – da “caporal maggiore scelto” in “graduato scelto”;
    – da “caporal maggiore capo” in “graduato capo”;
    – da “caporal maggiore capo scelto” in “primo graduato”;
    – da “caporal maggiore capo scelto qualifica speciale” in “graduato aiutante”;
  • la denominazione del grado apicale e della relativa qualifica dei graduati della Marina Militare:
    – da “sottocapo di 1^ classe scelto” in “sottocapo scelto”;
    – da “sottocapo di 1^ classe scelto qualifica speciale” in “sottocapo aiutante”;
  • la denominazione del grado apicale e della relativa qualifica dei graduati dell’Aeronautica Militare:
    – da “primo aviere capo scelto” in “primo graduato”;
    – da “primo aviere capo scelto qualifica speciale” in “graduato aiutante”;
  • la denominazione del grado apicale e della relativa qualifica dei graduati dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza da “appuntato qualifica speciale” in “appuntato aiutante”;
  • la denominazione della qualifica del grado apicale dei ruoli dei sergenti:
    – da “sergente maggiore capo qualifica speciale” in “sergente maggiore aiutante”, per l’Esercito Italiano e l’Aeronautica Militare;
    – da “secondo capo scelto qualifica speciale” in “secondo capo aiutante”, per la Marina Militare;
    – da “brigadiere capo qualifica speciale” in “brigadiere capo aiutante” per l’Arma dei Carabinieri ed il Corpo della Guardia di Finanza.

La nuova concezione di Ferma Prefissata

Cadranno in disuso, dopo circa venti anni, le diciture VFP1 e VFP4, acronimi utilizzati per riconoscere i Volontari in Ferma Prefissata di 1 o 4 anni.

La riforma prevede una nuova concezione di Ferma Prefissata, ossia quella “3+3”. Nello specifico infatti, i volontari saranno suddivisi in VFI (Volontario in Ferma prefissata Iniziale) e VFT (Volontario in Ferma prefissata Triennale). Al termine del primo triennio, ovvero quello da VFI, sarà possibile accedere al secondo, quello da VFT.

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