Esercito

Esercito: efficienti, funzionali e green, le ‘caserme verdi’ di nuova generazione

Il progetto ‘Grandi Infrastrutture-Caserme Verdi’ dell’Esercito Italiano punta sulla Puglia, e su Foggia in particolare. Allo studio la realizzazione di infrastrutture militari di nuova generazione, efficienti, funzionali, ispirate a criteri costruttivi innovativi con basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione.

I particolari del progetto sono stati presentati ieri pomeriggio, presso il palazzo della Regione Puglia. Il capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, promotore dell’iniziativa a livello nazionale, ha partecipato in collegamento da Roma nella sede di Palazzo Esercito

A Bari, la conferenza è stata seguita, in presenza, dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dalla pPresidente del Consiglio Regionale pugliese, Loredana Capone, dall’on. Davide Galatino, membro della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, dal Comandante della Brigata Meccanizzata ‘Pinerolo’, generale di Brigata Giovanni Gagliano, dal comandante militare Esercito ‘Puglia’, Colonnello Donato Ninivaggi, dal sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro e dall’assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture Giuseppe Galasso. Inoltre sono intervenuti dalle loro sedi il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino e il prorettore vicario, Loredana Ficarelli.

In collegamento da Lecce hanno partecipato il sindaco del capoluogo salentino, Carlo Salvemini, intervenuto in collegamento dalla propria sede, e il rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice, ospite per l’occasione del comandante della Scuola di Cavalleria, cenerale di Brigata Claudio Dei.Da Foggia, dalla caserma Sernia-Pedone, hanno preso parte alla conferenza il comandante del 21° Reggimento Artiglieria ‘Trieste’, colonnello Andrea Gallieni e  il sindaco di Foggia, Franco Landella.

Nel suo intervento il Generale Farina ha ricordato che il progetto ‘Caserme Verdi’” è nato circa due anni fa e rientra nelle priorità della Forza Armata, in quanto lo sviluppo dell’area infrastrutturale dell’Esercito contribuisce, oltre che al benessere del personale, anche all’operatività stessa dei reparti militari. “Lo stato delle nostre infrastrutture non era, e non è ancora, adeguato a quelli che sono gli standard moderni. Alcune caserme sono state costruite un secolo fa, mentre quasi tutte hanno più di cinquant’anni. Per questo motivo abbiamo voluto avviare, iniziando da 28 basi dislocate in tutta Italia, il progetto Caserme Verdi con il quale ci siamo posti l’obiettivo di ammodernare le nostre infrastrutture, renderle più rispettose dell’ambiente ed efficaci dal punto di vista energetico, fare in modo che possano ospitare sia i soldati che le loro famiglie, costruire nelle adiacenze impianti sportivi e strutture ricreative e sanitarie, fruibili anche da parte della cittadinanza.”

Il capo di Sme ha menzionato, tra i tanti, l’esempio di Camp Derby (vicino Pisa), struttura destinata a ospitare i reparti speciali dell’Esercito (in particolare il 9° Reggimento d’assalto ‘Col Moschin’), dove sono già state installate tutte le principali componenti logistiche e ricreative (dalle palestre agli asili). Un altro esempio recente si inquadra nella regione siciliana, a Palermo, dove è stata costruita ‘Città Esercito’, comprendente impianti sportivi e strutture di fisioterapia destinati alla collettività e costruiti in sinergia con il Comune e con l’Università di Palermo. Parlando, nello specifico, della Regione Puglia, il Generale Farina ha detto che “l’Esercito, polo di tecnologia ed innovazione, anche qui avvierà un processo di trasformazione e di digitalizzazione delle strutture presenti nelle principali sedi di Foggia, Bari e Lecce. La realizzazione di queste opere non sarà merito del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito o dei capi progettisti, ma dovrà essere il frutto di un lavoro di squadra tra la Forza Armata, gli enti locali, le Università e tutti coloro che possono contribuire sia con le idee che con strumenti finanziari”.

Il presidente Emiliano nel suo messaggio di saluto ha evidenziato il fortissimo legame tra Esercito e istituzioni regionali, ricordando di aver toccato con mano il lavoro svolto dai militari, in Italia, impegnati nell’operazione “Strade Sicure” per il controllo del territorio e, soprattutto di recente, nell’operazione “Igea” per il contrasto alla Pandemia Covid 19, nonché nei vari teatri operativi dove, personalmente, si è recato. 

“Il progetto Caserme verdi – ha detto Emiliano – rafforza l’interazione tra l’Esercito Italiano, le Istituzioni e la società civile, in un gioco di squadra che dà forza e speranza al nostro popolo. Colgo l’occasione per ringraziare il Capo di Stato Maggiore per tutto quello che le Forze Armate stanno facendo in questo particolare momento di emergenza sanitaria. Noi in Puglia abbiamo gestito una situazione complicata anche grazie all’intervento delle Forze Armate, sia per quanto riguarda il tracciamento sia per quanto riguarda i Drive ThroughCovid, che sono stati preziosissimi. Credo che abbiamo il dovere di fare stare bene i nostri militari e i loro familiari. Dobbiamo trasformare la gratitudine verso questi ragazzi in qualcosa di più tangibile, questi ragazzi devono essere accolti in strutture degne dell’importanza della funzione che essi svolgono per questo Paese. Quindi non vedo l’ora, assieme con il comune di Bari, di Lecce e di Foggia, che questa operazione abbia inizio, cogliendo anche quelle opportunità che, grazie alle tecnologie, trasformano i luoghi stessi di lavoro”.

“Quello presentato è un progetto ambizioso e lungimirante, che parte dalla riconversione funzionale di 28 grandi complessi di edilizia militare, risalenti in media alla metà del secolo scorso, per proiettarli nel futuro partendo da alcuni principi chiave di efficienza e sostenibilità e dal dato fondamentale di una necessaria apertura di questi immensi spazi agli usi civili”, ha dichiarato il sindaco di Bari e presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), evidenziando come il programma rappresenti un atto dovuto agli uomini e alle donne dell’Esercito Italiano che meritano luoghi di lavori sicuri, salubri e adeguati ai nuovi obiettivi della politica nazionale. In Puglia, il progetto coinvolgerà le caserme ‘Briscese’ di Bari, ‘Sernia Pedone’ di Foggia e le caserme ‘Nacci’ e ‘Floriani’ di Lecce.

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