Editoriale

EMENDAMENTI PER CONTRATTO E RIORDINO, ECCO IL DETTAGLIO

Nel pomeriggio di ieri 16 novembre, una delegazione della Rappresentanza Militare e dei sindacati di polizia ha partecipato presso la Camera dei Deputati alla conferenza stampa del gruppo di Forza Italia nel corso della quale sono stati presentati gli emendamenti al disegno di legge di bilancio 2017 a favore dei comparti sicurezza e difesa. 

Riportiamo il commento del delegato Co.Ce.R. carabinieri Alessandro Rumore ed, in fondo all’articolo, il dettaglio degli emendamenti proposti.

 

“I parlamentari  hanno confermato la presentazione di alcuni emendamenti riguardante la legge di Stabilità per aumentare le somme destinate al pubblico impiego e quindi anche al Comparto Difesa e Sicurezza. Il Governo attuale ha stanziato per i Comparti di cui sopra, circa 1.480 milioni di euro per il 2017 e 1.930 milioni di euro per il 2018.

Gli emendamenti presentati da Forza Italia rilanciano quasi il doppio sancendo a 4.440 milioni di euro per il 2017 e 4.450 milioni di euro  per il 2018.

Cifre sicuramente da capo giro e che consentirebbero un ottimo contratto, un perfetto riordino delle carriere e la stabilizzazione degli 80 euro.

Preciso nuovamente che quando si parla di strutturazione, trasformazione, storicizzazione o stabilizzazione degli 80 euro significa che gli stessi diventano pensionabili e quindi tassati.

Gli emendamenti di cui sopra – prosegue Rumore – sono attualmente alla Commissione Bilancio e già sono stati  presentati ma non discussi dalle Commissioni Affari Costituzionale e Difesa. La speranza è che tali emendamenti passino dalle Commissioni e vengano portati presso l’aula della Camera dei Deputati per la relativa approvazione. Ma visto l’ammontare enorme delle somme citate, mi sembra strano che gli stessi vengano approvati.

Sicuramente è da notare – conclude Rumore – che quando si è all’opposizione i Partiti si rendono disponibili ad integrazioni economiche, conferenze stampa e tutto quello che serve al Comparto Difesa e Sicurezza. Quando si va al Governo le cose cambiano e il Comparto Sicurezza e Difesa diventa un Comparto come gli altri se non peggio. E questo vale per tutti i partiti, vecchi e nuovi.

 

DI SEGUITO LE MODIFICHE, NEL DETTAGLIO, PROPOSTE DA FORZA ITALIA

 

ART. 52.

Sostituire i commi 1 e 2 con i seguenti:
1. Per il pubblico impiego sono complessivamente stanziati, per le finalità di cui ai commi 2 e 3, 4.440 milioni di euro per l’anno 2017 e 5.110 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018.
2. Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito un fondo da ripartire con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’interno e il Ministero della difesa, da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con una dotazione di 4.000 milioni di euro per l’anno 2017 e di 4.450 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018, per le seguenti finalità:
a) copertura, per l’anno 2017 e a decorrere dal 2018, degli oneri aggiuntivi, rispetto a quelli previsti dall’articolo 1, comma 466, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e pari a 300 milioni di euro annui, pari a 2.000 milioni di euro annui, posti a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione collettiva relativa al triennio 2016-2018 in applicazione dell’articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e per i miglioramenti economici del personale dipendente dalle amministrazioni statali in regime di diritto pubblico;
b) copertura, per l’anno 2017 e a decorrere dall’anno 2018, pari a 750 milioni di euro annui, del finanziamento da destinare ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, nell’ambito delle amministrazioni dello Stato, ivi compresi i Corpi di polizia ed il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, le agenzie, incluse le agenzie fiscali di cui agli articoli 62, 63 e 64 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, gli enti pubblici non economici e gli enti pubblici di cui all’articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, tenuto conto delle specifiche richieste volte a fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza e urgenza in relazione agli effettivi fabbisogni, nei limiti delle vacanze di organico nonché nel rispetto dell’articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e dell’articolo 4 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125. Le assunzioni sono autorizzate con decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;
c) copertura, dall’anno 2017, dell’incremento del finanziamento previsto a legislazione vigente per garantire la piena attuazione di quanto previsto dall’articolo 8, comma 1, lettera a), numeri 1) e 4), della legge 7 agosto 2015, n. 124, e dall’articolo 1, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 244, per una spesa pari a 750 milioni di euro annui;
d) copertura, per il solo anno 2017, per una spesa pari a 500 milioni di euro, della proroga del contributo straordinario di cui all’articolo 1, comma 972, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, con la disciplina e le modalità ivi previste.
Conseguentemente, aggiungere in fine il seguente comma:
5-bis. Per far fronte agli ulteriori oneri derivanti dalle disposizioni del presente articolo, pari a 2.600 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017, si provvede a valere sulle maggiori risorse derivanti da interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica. Entro la data del 15 luglio 2017, mediante interventi di razionalizzazione, e di revisione della spesa pubblica, sono approvati, provvedimenti regolamentari e amministrativi che assicurano minori spese pari a 2.600 milioni di euro per l’anno 2017. Entro la data del 15 gennaio 2018, sempre mediante interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica, sono approvati provvedimenti normativi che assicurano 2.600 milioni di euro per l’anno 2018 e 2.600 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019. Qualora le misure previste dal precedente periodo non siano adottate o siano adottate per importi inferiori a quelli indicati, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro il 15 luglio 2017, per la previsione relativa a quell’anno e entro il 15 gennaio 2018 per la seconda, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, sono disposte variazioni delle aliquote di imposta e riduzione della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti, tali da assicurare maggiori entrate, pari agli importi di cui al precedente periodo, ferma restando la necessaria tutela, costituzionalmente garantita, dei contribuenti più deboli, della famiglia e della salute, prevedendo un limite di reddito sotto il quale non si applica la riduzione delle spese fiscali.
52. 71. Vito, Brunetta, Gelmini, Centemero, Gregorio Fontana, Palmizio, Secco, Sisto.

Sostituire il comma 1 con il seguente:
1. Per il pubblico impiego sono complessivamente stanziati, per le finalità di cui ai commi 2 e 3, 4,440 milioni di euro per l’anno 2017 e 5.110 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018.
Conseguentemente, aggiungere in fine il seguente comma:
5-bis. Per far fronte agli ulteriori oneri derivanti dalle disposizioni del presente articolo, pari a 2.600 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017, si provvede a valere sulle maggiori risorse derivanti da interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica. Entro la data del 15 luglio 2017, mediante interventi di razionalizzazione, e di revisione della spesa pubblica, sono approvati, provvedimenti regolamentari e amministrativi che assicurano minori spese pari a 2.600 milioni di euro per l’anno 2017. Entro la data del 15 gennaio 2018, sempre mediante interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica, sono approvati provvedimenti normativi che assicurano 2.600 milioni di euro per l’anno 2018 e 2.600 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019. Qualora le misure previste dal precedente periodo non siano adottate o siano adottate per importi inferiori a quelli indicati, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro il 15 luglio 2017, per la previsione relativa a quell’anno e entro il 15 gennaio 2018 per la seconda, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, sono disposte variazioni delle aliquote di imposta e riduzione della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti, tali da assicurare maggiori entrate, pari agli importi di cui al precedente periodo, ferma restando la necessaria tutela, costituzionalmente garantita, dei contribuenti più deboli, della famiglia e della salute, prevedendo un limite di reddito sotto il quale non si applica la riduzione delle spese fiscali.
52. 72. Vito, Brunetta, Gelmini, Centemero, Gregorio Fontana, Palmizio, Secco, Sisto.

Al comma 2, alinea, dopo le parole: Ministro dell’economia e delle finanze inserire le seguenti: da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
* 52. 75. Vito, Brunetta, Gelmini, Centemero, Gregorio Fontana, Palmizio, Secco, Sisto.
(Presentato anche dalla Commissione Affari costituzionali, che ha approvato l’emendamento di Forza Italia)

Al comma 2, alinea, dopo le parole: di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, inserire le seguenti: il Ministro dell’interno e il Ministro della difesa,.
** 52. 74. Vito, Brunetta, Gelmini, Centemero, Gregorio Fontana, Palmizio, Secco, Sisto.
(Presentato anche dalla Commissione Difesa, che ha approvato l’emendamento di Forza Italia)

Al comma 2, sostituire la lettera c) con le seguenti:
c) copertura, dall’anno 2017, dell’incremento del finanziamento previsto a legislazione vigente per garantire la piena attuazione di quanto previsto dall’articolo 8, comma 1, lettera a), numeri 1) e 4), della legge 7 agosto 2015, n. 124, e dall’articolo 1, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 244, per una spesa pari a 500 milioni di euro annui;
d) copertura, per il solo anno 2017, per una spesa pari a 500 milioni di euro, della proroga del contributo straordinario di cui all’articolo 1, comma 972, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, con la disciplina e le modalità ivi previste.
Conseguentemente, aggiungere in fine il seguente comma:
5-bis. Per far fronte agli ulteriori oneri derivanti dalle disposizioni del presente articolo, pari a 500 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017, si provvede a valere sulle maggiori risorse derivanti da interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica. Entro la data del 15 luglio 2017, mediante interventi di razionalizzazione, e di revisione della spesa pubblica, sono approvati, provvedimenti regolamentari e amministrativi che assicurano minori spese pari a 500 milioni di euro per l’anno 2017. Entro la data del 15 gennaio 2018, sempre mediante interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica, sono approvati provvedimenti normativi che assicurano 500 milioni di euro per l’anno 2018 e 500 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019. Qualora le misure previste dal precedente periodo non siano adottate o siano adottate per importi inferiori a quelli indicati, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro il 15 luglio 2017, per la previsione relativa a quell’anno e entro il 15 gennaio 2018 per la seconda, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, sono disposte variazioni delle aliquote di imposta e riduzione della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti, tali da assicurare maggiori entrate, pari agli importi di cui al precedente periodo, ferma restando la necessaria tutela, costituzionalmente garantita, dei contribuenti più deboli, della famiglia e della salute, prevedendo un limite di reddito sotto il quale non si applica la riduzione delle spese fiscali.
52. 73. Vito, Brunetta, Gelmini, Centemero, Gregorio Fontana, Palmizio, Secco, Sisto.

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