Polizia

Emanuela Loi diventerà poliziotta come la zia uccisa nella strage di Via D’Amelio, di scorta a Paolo Borsellino.

Questa ragazza di 28 anni tiene in mano la foto della zia. Si chiamano entrambe Emanuela Loi. Originaria di Monastir, la ragazza è nata 5 mesi dopo la morte della zia, che perse la vita nella strage di Via D’Amelio, era uno dei poliziotti della scorta di Paolo Borsellino.
A breve inizierà il corso per diventare agente di Polizia di Stato, proprio come la zia. Auguri per il tuo futuro Emanuela! È quanto si legge sulla pagina facebook Laura Laccabadora

«Lo faccio anche per lei, voglio continuare il suo lavoro, riprendere il filo che si è interrotto. Il mio sogno di indossare la divisa l’ho ereditato da lei e dal suo coraggio. Questa vittoria è anche sua». Già, perché Emanuela Loi, che oggi ha 28 anni, negli ultimi 12 mesi ha combattuto contro una ingiustizia. E ha vinto.ò

Il concorso. Nel 2017 Emanuela Loi aveva partecipato al concorso per l’assunzione di 1851 allievi agenti della Polizia di Stato. Lei e altri 454 colleghi erano stati giudicati idonei: Emanuela aveva superato le prove e si era piazzata bene nella graduatoria. La realizzazione del sogno sembrava a un passo. Poi, all’improvviso, mentre tutti gli idonei aspettavano la chiamata per iniziare il corso di formazione, un provvedimento della Lega – al tempo al governo – aveva bloccato tutto. Erano stati cambiati i requisiti di ammissione al concorso: Emanuela Loi e gli altri 454 (a cui si aggiungono altri 439 esclusi per altri motivi) erano stati parcheggiati per il limite dell’età abbassato a 26 anni mentre prima era 30. «Una palese ingiustizia alla quale abbiamo deciso, tutti insieme, di opporci. In questa battaglia siamo stati uniti e alla fine abbiamo vinto».

Decreto rilancio. La svolta è arrivata pochi giorni fa, grazie all’introduzione di un emendamento nel Decreto rilancio del governo Pd-M5s. La prima firmataria è la deputata pentastellata Anna Macina «uno dei tanti politici a cui ci siamo rivolti per chiedere aiuto e che ci avevano assicurato un intervento. La promessa è stata mantenuta». Senza la politica, infatti, i 455 aspiranti poliziotti avrebbero dovuto aspettare il pronunciamento della Corte costituzionale e i tempi si sarebbero notevolmente allungati. E forse qualcuno avrebbe parcheggiato il suo sogno. Non Emanuela: «Ci ho sempre creduto, non ho mai mollato. E non vedo l’ora di iniziare».

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