Politica

Cosa ha detto il ministro Crosetto sui magistrati? I commenti e le reazioni

Ha suscitato moltissime polemiche l’intervista del ministro della Difesa Guido Crosetto di ieri, che di fatto ha aperto un nuovo contro tra governo e magistrati. Il ministro si è detto pronto a riferire in Parlamento, come chiesto dalle opposizioni. “Mi chiedono di riferire in Parlamento su ciò che oggi ho detto, pensando di farmi dispiacere: sono molto felice di poter condividere con Commissione Antimafia o Copasir (per motivi di segretezza) le mie preoccupazioni e le cose che mi sono state riferite, per valutarle”, ha scritto ieri pomeriggio su X.

Nell’intervista contestata Crosetto se la prende ancora una volta con i giudici, e fa riferimento a una sorta di complotto per far cadere l’esecutivo Meloni, senza però riportare prove o dettagli a sostegno della sua accusa: “L’unico grande pericolo è quello di chi si sente fazione antagonista da sempre e che ha sempre affossato i governi di centrodestra: l’opposizione giudiziaria”, ha detto il ministro e co-fondatore di Fratelli d’Italia.

Per poi aggiungere: “A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ‘fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni’. Siccome ne abbiamo visto fare di tutti i colori in passato, se conosco bene questo Paese mi aspetto che si apra presto questa stagione, prima delle Europee…”.

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Le proteste dei magistrati

Le sue dichiarazioni fanno scoppiare un caso politico, e i magistrati protestano, affermando che quello del ministro Crosetto “sembra un monito affinché la magistratura si conformi agli scopi del governo. Una magistratura performativa, di scopo, strumentale agli obiettivi di un decisore unico, che è lontanissima dalla sua funzione istituzionale. Siamo, invece, una magistratura a tutela dei diritti di tutti i cittadini e indifferente agli scopi delle maggioranze di governo contingenti”, dice il segretario di Magistratura democratica, Stefano Musolino, all’assemblea dell’Anm.

“La dichiarazione del ministro è strettamente legata ai passaggi precedenti dell’intervista in cui risponde sulla capacità del governo di rispettare i programmi economici, specie in tema di Pnrr e relativi appalti. È in quel contesto – dice Musolino – che il ministro immagina oscure componenti della magistratura intente a complottare contro il Governo”. “Mostrando di non avere questa consapevolezza, vari esponenti di Governo, in questi ultimi mesi, stanno minando la serenità dei rapporti istituzionali e la fiducia dei cittadini nello Stato: che non è composto solo dall’esecutivo, ma è espressione di una serie poteri, di funzioni e di limiti che ne garantiscono gli equilibri costituzionali. Non è creando un clima di tensione che si risolveranno i gravi problemi di questa difficile stagione”, dice ancora il segretario di Md.

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Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia è durissimo: “È una fake news, una cosa che non ha alcun fondamento e che non fa bene, che fa male alle istituzioni”. Ciò che arriva “da una voce autorevolissima, da un ministro” è “una rappresentazione malevola dell’impianto istituzionale del Paese”.

Crosetto ai magistrati: “Non ho minacciato nessuno”

Il ministro nel corso della giornata non ritratta le sue dichiarazioni sulla presunta “opposizione giudiziaria” al governo da parte della magistratura. E anzi rilancia: “Mi stupisco dello stupore suscitato dalla mia intervista al Corriere della Sera di oggi (ieri ndr) Leggo commenti indignati di alcuni magistrati, come il Presidente dell’Anm Santalucia, che dice che loro “non fanno opposizione politica”, o dell’opposizione che sostiene che “minaccio” i giudici. Curioso e surreale. Intanto perché tutto ho fatto tranne che minacciare o delegittimare qualcuno”, scrive in una nota alla stampa. “Ma poi, davvero, dopo i casi Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia di persone dal 94 ad oggi, si può nascondere come si è comportata, nella storia italiana, una parte (non certo tutta, ripeto) della magistratura? Penso proprio di no. E lo dico proprio nell’interesse della Magistratura e di un idea di Giustizia in cui credo fermamente. E veramente dopo quanto ha raccontato (non e mai smentito) Palamara, qualcuno si stupisce di un mio passaggio, peraltro incidentale, in una lunga intervista che verteva su altro?”.

“Ho fatto quel passaggio – aggiunge Crosetto – non superficialmente, non a cuor leggero, con l’amarezza di chi crede nelle istituzioni ed ha fiducia nella stragrande maggioranza della magistratura e che quindi si sente indignato qualora fosse vero quanto gli e’ stato riferito. Tra l’altro, mi sono premurato anche di comunicare anche ad altri le notizie che mi erano state riferite (da persone credibili) e che ritenevo gravi, ove e se confermate. Ho visto che alcuni parlamentari, come Della Vedova, mi invitano anche a riferire in Parlamento. Lo farò con estremo piacere, se sarà possibile farlo in commissione Antimafia o Copasir, per la necessità di riservatezza e di verifica delle notizie che ho ricevuto. Non ho qui null’altro da aggiungere, anche perché ho molte altre cose di cui occuparmi”.

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Pd chiede a Crosetto di riferire alla commissione Antimafia

Da parte delle opposizioni arrivano attacchi e richieste di chiarimenti. I parlamentari Pd della commissione Antimafia chiedono di fissare al più presto l’audizione del ministro della Difesa, Crosetto perché “è necessario che riferisca prima possibile al Parlamento sulle allusioni e i riferimenti oscuri contenuti nell’intervista al Corriere della Sera”, dice Walter Verini, capogruppo del Pd nella commissione Antimafia, aggiungendo che la richiesta sarà formalizzata nell’ufficio di presidenza della commissione previsto martedì. “Il Pd giudica grave e inquietante quella intervista e pericolosi i messaggi che contiene contro la magistratura e la sua indipendenza”, aggiunge. Fonti della presidenza della commissione Antimafia replicano che la richiesta “sarà valutata” quando verrà formalizzata. Il  caso dunque è destinato a protrarsi, almeno nelle intenzioni delle opposizioni.

Conte: “Accusa di Crosetto ai magistrati è gravissima”

“Dopo la Brigata Wagner, i benzinai e la Corte dei Conti, ora i nuovi nemici dell’azione del Governo Meloni sono diventati i magistrati. A dircelo sul Corriere della sera è Guido Crosetto, che pure passa per uno dei più moderati tra i ministri. L’accusa mossa ai magistrati è gravissima e un ministro della Repubblica ‘responsabile’ non può non rendersene conto: sostenere che correnti della magistratura si riuniscono per deliberare ‘opposizione’ a un Governo giudicato ‘antidemocratico’ significa, – né più né meno – accusare una parte della magistratura di finalità ‘eversive’. Se il ministro Crosetto ha informazioni così gravi e rilevanti e se davvero è animato – come ha dichiarato con nota successiva – dall’amore per la ‘verità’, deve andare immediatamente in Procura, perché è questo il luogo in cui si accertano fatti del genere ed è questo il modo corretto di servire le istituzioni, non già diffondendo queste notizie ‘en souplesse’, tra le pieghe di un’intervista a un giornale”, scrive su Facebook il presidente del M5s Giuseppe Conte.

“Questa nuova uscita pone in ogni caso una questione politica che va affrontata subito. Ormai abbiamo perso il conto dei complotti immaginari evocati dal governo per giustificare tutte le proprie inadeguatezze, accertate nel corso di oltre un anno – aggiunge il leader pentastellato nel suo post Facebook -. Questo governo ha preso voti convincendo gli elettori con il mantra ‘Siamo pronti!’. Ora invece sperano di poter incolpare i magistrati se dal blocco navale sono passati al blocco ferroviario per far scendere il ministro Lollobrigida dove gli è più comodo? Basta con i piagnistei! Meloni e soci provino a governare, se ne sono capaci, e imparino a prendersi le proprie responsabilità per i mutui alle stelle, gli sbarchi che raddoppiano, l’Italia verso la crescita zero, i tagli alle pensioni e le tasse per i cittadini che aumentano mentre le banche vengono premurosamente graziate. Se sono a caccia dei responsabili di questo disastro fanno presto a risolvere: basta che si rimirino nello specchio”, conclude Conte.

Magi: “Crosetto ha già informato Mattarella?”

“Puntuale come un orologio svizzero, per distrarre l’attenzione da una manovra disastrosa e da una riforma costituzionale vergognosa, la destra torna a vaneggiare di un complotto contro il governo”, scrive il segretario di Più Europa, Riccardo Magi. “Stavolta a farlo è il ministro Crosetto, che replicando alle sollecitazioni di +Europa di venire in parlamento a spiegare l’attacco di oggi contro la magistratura , arriva a persino a scomodare Enzo Tortora. Poiché il caso Tortora, per la sua portata di gravità, non può essere usato come un sasso da gettare nello stagno, a maggior ragione è urgente un chiarimento di fronte al Parlamento o le scuse per avere esagerato oltremodo”.

“Visto poi che il ministro Crosetto ha deciso di lanciare questo allarme con un’intervista domenicale al principale quotidiano italiano, e dunque con la massima evidenza pubblica, anche il chiarimento deve avere la stessa evidenza. Immagino infine che il ministro Crosetto abbia preventivamente informato il presidente Mattarella, che presiede il Csm, di queste sue gravissime accuse”.

Botta e risposta tra Calenda e Crosetto sui social
Se per Bruno Tabacci l’intervista di Crosetto è da considerare “chiacchiere in libertà”, il leader di Azione Carlo Calenda scrive: “È vero che, come scrive oggi Enrico Costa, la magistratura ha fatto molto interventi ‘politici’ spesso finiti in nulla, provocando danni gravi. Ma è anche vero che un ministro non può riferire di complotti di magistrati senza denunciarli in modo specifico e circostanziato. Non siamo al bar dello sport”.

Il ministro della Difesa risponde a entrambi: “Tabacci e Calenda dicono cose tipo: ‘chiacchiere in libertà, cose da bar sport, se fosse vero Crosetto dovrebbe agire di conseguenza’. L’ho fatto”, dice su X il ministro di Fdi. “Ho parlato al Corriere ed ho detto di essere pronto a riferire in Parlamento ciò che mi è stato riportato. In democrazia si fa così”, afferma.

Calenda gli risponde così: “No Guido, in una democrazia seria un ministro fa l’inverso. Prima va a riferire le cose dettagliatamente a chi di dovere e poi, se ritiene e se può, ne parla con la stampa”.

Forza Italia chiede di accelerare con la riforma della Giustizia

“Credo che le tre riforme” della giustizia, del premierato e dell’autonomia differenziata “debbano andare di pari passo. La riforma della giustizia, che non è solo la separazione delle carriere, ma anche la riforma della giustizia civile, è veramente urgente, non solo per garantismo, ma perchè i processi lumaca ci costano il 2-3 % del Pil. Una giustizia giusta e rapida è efficace nell’attirare investimenti. Certo, ci vuole una accelerazione e abbiamo posto il problema. Le parole di Crosetto spingono a questo. Con una riforma fatta bene si cancellano tutti i dubbi, i sospetti di invasione di campo e questo dovrebbe essere anche nell’interesse dei magistrati. Va fatta, facciamola”, dice in una intervista a Giorno-Nazione-Carlino il vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani.

Matteo Renzi sfida Forza Italia e la maggioranza proprio sulla riforma della Giustizia, che sembra più una priorità nell’agenda del governo: “Oggi (ieri ndr) Crosetto evoca un’attenzione speciale di parte della magistratura nei confronti della politica. Se il Ministro della Difesa dice certe cose, sicuramente non parla a caso e il suo ragionamento va preso sul serio. Il problema di Crosetto però non sono i giustizialisti di sinistra che subito lo attaccano a testa bassa. No, il Ministro ha un problema grande come una casa nella sua coalizione. La riforma della giustizia è sparita dal radar per volontà di Giorgia Meloni. Il vittimismo del Governo si scontra con la realtà: loro fanno interviste ma non fanno riforme. La vera domanda è: caro Guido, perché la Meloni ha bloccato la riforma? Di cosa avete paura?”.

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