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“CONTRATTO FIRMATO”, CONCLUSA LA TRATTATIVA PER IL RINNOVO CONTRATTUALE PER LE FORZE ARMATE E DI POLIZIA

Dopo 9 anni di stop, nella notte alle ore 01.15 è stato siglato il nuovo contratto. Non hanno firmato il Co.Ce.R. Marina Militare ed il Co.Ce.R. Aeronautica Militare. L’accordo ha efficacia retroattiva con decorrenza dal 1° gennaio 2017 e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2018. L’accordo è stato siglato alla presenza dei Ministri Madia, Minniti, Pinotti ed Orlando.

Sul trattamento economico l’accordo riconosce un aumento di circa 50 euro nette e 300 euro di arretrati, che il governo cercherà di corrispondere già a fine febbraio.

Riguardo alla parte normativa il governo il testo contiene alcune misure (e la loro quantificazione economica) alcune delle quali sono:

  1. permessi brevi: il limite annuo non oltre le 54 ore annue anziche le 36 ore attuali. Il dipendente che avrà usufruito delle ore di permesso dovrà recuperarle nel mese successivo.
  2.  congedo parentale retribuito (45 giorni) sarà frazionabile entro il compimento del 6° anno del bambino, anzichè entro i 3 anni previsti attualmente.
  3. congedo ordinario: sarà fruibile nei 18 mesi successivi anzichè nei 12 mesi successivi come previsto attualmente.
  4. Indennità di compensazionerideterminata in euro 8,00, anzichè i 5 euro previsti.
  5. anticipo delle spese legali elevate a 5.000,00 euro anzichè i 2500 attualmente previsti. 
  6. Rideterminazione degli importi del lavoro straordinario (circa 40 centesimi netti a ora)

Il governo, inoltre, si impegnerà a proseguire i lavori per la “coda contrattuale”, che interesserà le seguenti materie e i seguenti istituti:

  • trattamento di missione, con particolare riferimento a spese di pernottamento, diaria giornaliera, rimborso forfettario;
  • disciplina del recupero psico-fisico del personale impegnato in specifici servizi;
  • introduzione di una disposizione che consenta, in caso di trasferimento con alloggio di servizio non disponibile, la possibilità di depositare le masserizie a spese dell’Amministrazione;
  • riassetto della disciplina dell’indennità per i servizi esterni, anche al fine di valorizzare le peculiarità di ogni singola Amministrazione
  • previsione di nuove indennità connesse a particolari istituti e servizi peculiari delle Forze di polizia, nonché eventuale rivisitazione di quelle già esistenti;
  • previsione dell’istituzione di fondi per il sostegno del personale in relazione alle spese mediche.
  • rivisitazione degli istituti contrattuali riferiti alle prerogative sindacali, nonché forme di partecipazione – commissioni paritetiche – con riferimento alle forze di polizia ad ordinamento civile;
  • eventuali misure volte all’ottimizzazione delle risorse destinate al compenso per lavoro straordinario, finalizzate al recupero di risparmi, opportunamente certificati, per incrementare i fondi di efficienza delle rispettive amministrazioni;
  • assegno funzionale per il personale volontario con +17 anni di servizio;
  • rivalutazione di istituti retributivi per le forze speciali e per le forze di supporto alle operazioni speciali;
  • introduzione di istituti retributivi nei confronti di “sensor operator”;
  • rivalutazione delle indennità connesse al rischio (esempio: rischio radiologico; disattivazione degli ordigni esplosivi, operatori subacquei);

Il governo si impegnerà, inoltre, a favorire la tutela della famiglia, anche in relazione alle previsioni dell’art. 42-bis del d.lgs. n. 151 del 2001 e soprattutto ad individuare le opportune iniziative per avviare la previdenza complementare, che, come purtroppo si paventava, sarà esclusa dal confronto odierno.

Il trattamento stipendiale, così come rideterminato, includerà  indennità di vacanza contrattuale.

Da precisare che le nuove misure degli stipendi avranno effetto sulla tredicesima mensilità, sul trattamento ordinario di quiescenza, normale e privilegiato, sull’indennità di buonuscita, sull’assegno alimentare per il dipendente sospeso, sull’equo indennizzo, sulle ritenute previdenziali ed assistenziali e relativi contributi, compresi la ritenuta in conto entrata INPS, o altre analoghe, ed i contributi di riscatto.

benefici economici saranno corrisposti integralmente al personale cessato dal servizio, con diritto a pensione, nel periodo di vigenza del decreto, mentre per gli effetti dell’indennità di buonuscita si considereranno solo gli scaglionamenti maturati alla data di cessazione dal servizio.

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