Politica

Conte al senato: “Governo finito. Mi dimetto”. Salvini: “Rifarei tutto quello che ho fatto”

L’Aula di Palazzo Madama piena nel giorno in cui si decidono le sorti del governo gialloverde. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha lasciato Palazzo Chigi ed è arrivato puntuale alle 15 per rendere le sue comunicazioni al Senato. Arrivato in Aula ha salutato cordialmente i vicepremier e tutti i membri del governo.

“Ho chiesto di intervenire per riferire sulla crisi di governo innescata dalle dichiarazioni del ministro dell’interno e leader di una delle due forza di maggioranza”, ha affermato il premier nel suo intervento. “Siamo al cospetto di una decisione oggettivamente grave, che comporta conseguenze rilevanti per la vita del paese”. Questo passaggio “merita di essere chiarito in un pubblico dibattito che consenta trasparenza e assunzione di responsabilità da parte di tutti i protagonisti della crisi. Io ho garantito che questa sarebbe stata un’esperienza di governo all’insegna della trasparenza e del cambiamento e non posso permettere che questo passaggio possa consumarsi a mezzo di conciliaboli riservati, comunicazioni rilasciate sui social o per strada”, ha detto Conte ripercorrendo le tappe della crisi e ricordando come l’8 agosto Salvini gli abbia comunicato che la Lega non era più disponibile a sostenere questo governo. “Decisione grave con conseguenze rilevanti”.

“Salvini ha seguito interessi personali e di partito”
Salvini ha dimostrato “di perseguire interessi personali e di partito”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, intervenendo in Senato sulla crisi di governo.  “Salvini – ha sottolineato il premier – ha disatteso l’impegno solenne” che era stato preso durante la formulazione del contratto di governo e ha dimostrato “scarsa sensibilità istituzionale e grave carenza di cultura costituzionale”. Aprire la crisi in pieno agosto “per un’esperienza di governo giudicata limitativa da chi ha rivendicato pieni poteri e la scelta di rinviare fino ad oggi la decisione presa da tempo è un gesto di imprudenza istituzionale irriguardoso per il Parlamento e portando il paese in una vorticosa spirale di incertezza politica e finanziaria”, ha sottolineato il premier.

“Governo ha lavorato intensamente, Lega ha offuscato iniziative”
“Avete offuscato la miriade di iniziative come il rilancio per il Sud. Ricordo ad esempio che ora abbiamo un solo piano tariffario per le autostrade, la riforma dello sport, l’assegnazione delle olimpiadi invernali, questo è un governo che ha lavorato intensamente sino all’ultimo giorno altro che governo dei no”, ha detto Conte.

“Su piazze e poteri concezione di Salvini preoccupa”
“Il Paese ha urgente bisogno che siano completate le misure per favorire la crescita economica egli investimenti. Abbiamo predisposto vari strumenti che con questa incertezza rischia di non essere valorizzati. Caro ministro dell’Interno, promuovendo questa crisi di governo ti sei assunto una grande responsabilità di fronte al Paese. Ti ho sentito chiedere “pieni poteri” e invocare le piazze a tuo sostegno, questa tua concezione mi preoccupa”, ha stigmatizzato il premier.

“Dopo dibattito al Quirinale per rassegnare dimissioni”
“”La decisione della Lega di presentare la mozione di sfiducia mi impongono di interrompere qui questa esperienza di governo. Intendo completare questo passaggio nel modo più lineare: alla fine del dibattito mi recherò dal presidente della Repubblica per rassegnare le mie dimissioni da presidente del Consiglio. Ora il presidente della Repubblica guiderà il Paese in questo passaggio delicato. Colgo l’occasione per ringraziarlo per il sostegno che mi ha dato”. Nel chiudere il suo discorso il premier poi ha sottolineato: “Non ho mai inseguito un titolo di un giornale” o i social, “non sono mai andato alla ricerca dei nemici. Quando si serve lo Stato i sacrifici compiuti vengono ripagati”, ha osservato il presidente del Consiglio. “Se si tenta di assolvere con disciplina e onore il ruolo pubblico i cittadini perdonano anche gli errori compiuti”, ha aggiunto il premier. Poi la conclusione: “Questo incarico mi ha permesso di conoscere l’Italia, il Paese che amo. Viva la nostra Patria, viva l’Italia”.

Contestazioni e applausi 
Mentre Giuseppe Conte parla Salvini prende appunti, si tocca il naso, alza le sopracciglia. Un contro discorso, un commentario in diretta delle parole del premier, affidato alla mimica facciale e dei gesti.        La Lega “viene meno al solenne impegno assunto a inizio legislatura”, dice Conte. E Salvini alza platealmente le sopracciglia.  Poi quando Conte accusa la Lega di “irresponsabilita'” e di aver premesso “gli interessi di partito” a quelli del Paese, dai banchi della Lega arrivano aperte contestazioni che Salvini placa a stento. Prima con la mano, poi con le mani giunte in segno di preghiera, infine col pollice in segno di intesa, rivolto ai suoi.  I senatori della Lega hanno contestato infatti il premier mentre le parole di Conte sono state sottolineate da applausi del Movimento Cinque stelle.

Il premier nel suo intervento al Senato si è riferito anche alle trattative con l’Ue sul ruolo del commissario europeo che spetta all’Italia. “L’Italia corre il rischio di partecipare a questa trattativa in condizioni di oggettiva debolezza”, ha spiegato.

Il dibattito in Aula
Dopo le sue comunicazioni all’aula del Senato il presidente del Consiglio dovrebbe ascoltare il dibattito parlamentare e non andare direttamente al Colle dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.  Ed è possibile, spiegano le stesse fonti, che il premier replichi.

Salvini: “Rifarei tutto quello che ho fatto”
Salvini per la replica viene invitato a lasciare i banchi del governo dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati ed esordisce dicendo: “Rifarei tutto quello che ho fatto, con la grande forza di essere un uomo libero. Non ho paura del giudizio degli italiani, chi ha paura del giudizio degli italiani non è un uomo libero”.  Poi il leader leghista ha proseguito: “Pericoloso, autoritario? Bastava il Saviano di turno per questa sequela di insulti, non il premier. Un Saviano, un Travaglio, un Renzi, non il premier” ha detto citando alcuni dei giudizi espressi dal premier.”Mi dispiace che mi abbia dovuto mal sopportare per un anno, non me ne ero accorto, me ne dolgo”, ha aggiunto ironico.

Di Maio: “Oggi la Lega dovrà rispondere delle proprie colpe” 
“Caro Giuseppe, oggi è un giorno molto importante. Il giorno in cui la Lega dovrà rispondere delle proprie colpe per aver deciso di far crollare tutto, aprendo una crisi di governo in pieno agosto, in spiaggia, solo per rincorrere i sondaggi”. Così Luigi Di Maio in un messaggio su Facebook indirizzato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Contestati senatori Lega, applausi “Onesta'” per M5s
Contestato il gruppo dei senatori Lega che faceva ingresso a Palazzo Madama. ‘Traditori, buffoni, buffoni, ha intonato un gruppo di persone raccolte davanti all’ingresso laterale del Senato. “Onesta'”, hanno invece gridato al sottosegretario M5s Stefano Buffagni, tra gli applausi.

Fan di Salvini fuori dal Senato: Elezioni subito
Decine di fan di Matteo Salvini si sono dati appuntamento davanti all’ingresso principale di Palazzo Madama per inneggiare la Lega, il suo leader e chiedere a gran voce “elezioni subito”.   Tra altri gli slogan cantati, “un capitano, c’è solo uncapitano”, “Matteo, Matteo” e l’inno di Mameli.

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