Politica

Colonnello Paternò: in Italia il primo giudice che si alza la mattina detta legge

di Salvino Paternò – colonnello dei carabinieri in congedo, docente di Criminalistica nei corsi Scienze criminologiche e forensi all’Università di Roma La Sapienza.

“Ma cosa ve ne fate della Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite, a che vi serve la Corte Suprema Americana o l’Alta Corte Inglese?”

Prendete esempio dall’Italia: a noi ce basta er TAR del Lazio! E ce l’avemo solo noi! Altro che parrucconi togati, scartoffie impolverate, sacre sedute plenarie, a noi servono pochi giudici amministrativi e risolviamo qualunque problema seduta stante. Mica pizza e fichi!
A nulla valgono i decreti bis, tris, quaterna, cinquina e tombola, a niente serve un divieto di ingresso firmato da ben tre ministri. Nel giro di 24 ore tutto si sovverte. Alè!

Quella fessacchiotta di Carola Rakete all’inizio non l’aveva capito e, per aggirare le leggi dello stato italiano, si era ingenuamente rivolta alla Corte Europea dei Diritti Dell’Uomo, vedendosi così respingere il ricorso… Vabbè, poi s’è fatta furba e ha capito che non le serviva un porto sicuro, bensì una magistratura sicura che le permettesse anche di mandare a picco le motovedette delle forze dell’ordine.

Quei furbacchioni dell’Open Arms, invece, hanno compreso subito che la vera fonte giuridica mondiale risiedeva nelle stanze del TAR del Lazio, lì avrebbero trovato i veri cultori del diritto, i sacerdoti stregoni della legge, capaci di dire tutto ed il contrario di tutto, pronti finanche a smentire se stessi. Eh sì, perché neanche due mesi fa lo stesso TAR aveva respinto un analogo ricorso.

Ma chi se ne frega, da noi la legge è bella perché è varia, la certezza del diritto ci annoia, ci piace interpretare, creare, ribaltare… mai e poi mai applicare!
E così il TAR oggi presume nei decreti emessi dal Governo e promulgati dal Presidente della Repubblica la violazione delle norme di Diritto internazionale in materia di soccorso. Quelle stesse norme, per capirci, che impongono solo all’Italia di far sbarcare qualunque migrante e, come se non bastasse, una volta identificati di tenerseli fino alla notte dei tempi.

“La permanenza protratta in mare dei naufraghi”, sentenzia l’illuminato TAR, “prospetta una situazione di eccezionale gravità, tale da consentire l’ingresso della nave”. E hanno ragione, pensate che tra i 13 migranti già fatti sbarcare per motivi sanitari, uno aveva l’otite! Vi rendete conto? Un caso di otite! Pensate se si fosse diffusa l’epidemia di otite in tutto l’equipaggio! Altro che apocalisse-zombie, la pandemia avrebbe attraversato gli oceani e distrutto l’umanità intera! Oh, su queste cose non si scherza!

E non scordiamo le deteriorate condizioni psicologiche dei naviganti. Indubbiamente esistono, peccato però che nessuno se ne curerà più allorchè, una volta respinta la richiesta di asilo politico e dichiarati clandestini, saranno abbandonati a loro stessi. Sicuramente non se ne curerà né Richard Gere, ritornato ai suoi fasti hollywoodiani, né tantomeno Chef Rubio che riprenderà a cucinare lo stufato di nutria ed il brasato di pantegana.

Chi invece non potrà non curarsene sarà lo sconosciuto sor Pancrazio e la povera sora Lella che inevitabilmente se li ritroveranno sotto casa a spacciare droga e a prostituirsi. Ma mica possiamo perdere tempo appresso alle lamentele fasciste e razziste de sti borgatari!

Dinanzi a tale disfatta, fa quasi pena il ministro dell’interno che continua imperterrito a firmare decreti. Ricorda quel povero soldato giapponese abbandonato nell’isola che continuava a sparare ai soldati americani, inconsapevole che la guerra era finita da anni e pure persa. Anzi, consiglio alle motovedette delle forze dell’ordine di spostarsi celermente quando costoro violeranno i divieti. Per la nostra magistratura forzare i blocchi è «adempimento di un dovere», per cui tojeteve davanti che se vi mettono sotto neanche vi pagano!

Cari governanti, ormai lo sanno anche i sassi che senza una radicale riforma della giustizia, siete solo inutili fantocci (e tali siamo anche noi quando andiamo a votare). Semmai, era proprio su tale riforma che doveva cadere il governo, allora sì che avrei capito questa tragicomica crisi politica. Ma è inutile… gnà potete fa!
E allora, se non siete capaci di riformare la magistratura, riformate voi stessi, ma non solo diminuendo il vostro numero, ma eliminandovi del tutto.

A che serve mantenere Senato, Parlamento, Governo, Presidente della Repubblica e quant’altro se poi, alla fine, il primo giudice di pace che si alza la mattina detta legge?

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