Carabinieri

COCER CARABINIERI: SENZA FONDI NIENTE RIORDINO

Riportiamo una nota del Co.Ce.R Carabinieri sul riordino dei ruoli.

Il riordino dei ruoli delegato dalla “Legge Madia” è da tempo atteso dal personale delle Forze di polizia, così come dalle Forze armate  fin dal 2004 infatti sono stati stanziati 119 M€ proprio a tale scopo, sebbene limitatamente ai ruoli non dirigenti e non direttivi. Tali risorse sono risultate insufficienti per realizzare interventi mirati a sanare le disomogeneità e disparità createsi negli anni, evidenziatesi maggiormente anche a fronte delle consistenti riduzioni di personale determinate negli ultimi anni dal blocco del turn-over. Una riforma valida deve da un lato assicurare il potenziamento delle funzioni di polizia e dall’altro corrispondere alle legittime aspettative del personale, ormai maturate da diversi anni. Per le limitate risorse stanziate, fino a oggi non è stato possibile, nonostante vari tentativi, portare a termine l’auspicata riforma.

Nel 2015, la “Legge Madia”, poi, ha delegato il Governo ad adottare provvedimenti importanti, addirittura storici, quali la riduzione delle Forze di polizia e il contestuale assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri, oltre alla razionalizzazione delle funzioni di polizia attraverso la definizione dei comparti di specialità. Tutto ciò rende ancor più necessario e urgente riordinare i ruoli del personale delle Forze di polizia.

Per farlo occorrono maggiori risorse, che possono essere ragionevolmente reperite soltanto nel 2017, rinviando il termine per l’adozione del decreto legislativo di riordino dei ruoli, attualmente scadente al 28 agosto 2016.

Solo così, infatti, si potrà fare affidamento sui risparmi ottenuti dalla razionalizzazione delle funzioni di polizia e, soprattutto, dalla storicizzazione dello stanziamento destinato nel 2016 al bonus 80 € per il personale contrattualizzato delle Forze armate e di polizia, cui la Legge di Stabilità ne prevede o ne indirizza l’utilizzo nel 2017 per il Riordino delle Carriere.

Soltanto con tali risorse (stimabili in almeno 600 M€) sarà possibile introdurre provvedimenti strutturali che, nel rispetto del principio di delega di “tenere conto del merito e delle professionalità”, da un lato, valorizzino le esperienze e competenze acquisite dai più anziani attraverso riconoscimenti giuridici ed economici attribuiti al personale che abbia raggiunto o stia per raggiungere i vertici del proprio ruolo e, dall’altro, premino le capacità e il merito attraverso maggiori opportunità di progressioni di carriera interne offerte soprattutto ai giovani.

Sono stanziamenti indispensabili per realizzare quegli interventi su cui la Rappresentanza Militare ha già avviato un serio e costruttivo confronto con lo Stato Maggiore e che riguardano le progressioni di carriera, istituti economici che valorizzano le responsabilità e le funzioni, tenendo conto anche in via prioritaria dell’aspetto pensionistico del personale meno giovane che non ha la possibilità di attivare la previdenza complementare (mai avviata) poiché avanti con gli anni.

E’ necessario, pertanto, che il termine per l’adozione del provvedimento di riordino dei ruoli del personale delle Forze di polizia sia prorogato al 2017, preferibilmente in coincidenza con quello (1° luglio) assegnato alle Forze armate per analoghi interventi, che devono necessariamente essere operati in maniera coordinata e omogenea nell’ambito del Comparto “difesa-sicurezza”. Tutto questo nell’intesa che la decorrenza giuridico/economica resti fissata al primo gennaio 2017 al fine di non arrecare pregiudizio al personale.

Il Co.Ce.R. Carabinieri, storicamente contrario ad una riforma con poche risorse economiche (119 milioni di euro), ha ritenuto opportuno sentire gli Organismi Intermedi e di Base, proponendo un elaborato provvisorio, dal quale poi anche grazie ai propositivi suggerimenti ricevuti, nonché dai confronti avuti con lo Stato Maggiore Arma, ha ritenuto di rimodularlo come meglio specificato in seguito. L’elaborato, mancante ancora di norma transitoria, che sarà successivamente predisposta nel rispetto scrupoloso del principio di equiordinazione, viene inviato ai Consigli Intermedi e di Base per i relativi approfondimenti, nelle more di prossimi incontri presso le sedi stanziali dei Co.I.R. al fine di acquisire ulteriori, eventuali suggerimenti e pareri.

IPOTESI DI RIORDINO DEI RUOLI DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Appuntati e Carabinieri

– mantenimento delle attuali permanenze nei gradi (Car. 5, Car. Sc. 5, App. 5), con avanzamenti ad anzianità

– attribuzione agli App.S. +5 del parametro 113,5

– attribuzione agli App.S. +8 della “qualifica speciale” con corrispondente assegno di responsabilità (pensionabile)

– accesso al ruolo dei Sovrintendenti:

§ per gli App.S. (max 70% posti disp.), mediante selezione per titoli e corso di 6 mesi

§ per tutti i militari con almeno 4 anni di servizio (min 30% posti disp.), mediante concorso per titoli/esami, e corso di 1 anno

– accesso al ruolo degli Ispettori: 10% dei posti disp. per militari con almeno 4 anni di servizio, mediante concorso per titoli/esami e corso triennale

– accesso al ruolo degli Ufficiali: 33 posti per ruoli Isp./BAC in possesso di laurea triennale e di età compresa tra 28 e 40 anni, mediante concorso per titoli/esami e corso di 2 anni (conseguimento laurea specialistica)

Sovrintendenti

– riduzione delle permanenze nei gradi (V. Brig. 5, Brig. 5)

– promozione a Brig. Ca. “ad anzianità” (anziché a “scelta per terzi”)

– attribuzione ai Brig. Ca. +8 della “qualifica speciale” con corrispondente assegno di responsabilità (pensionabile)

– accesso al ruolo degli Ispettori: 20% dei posti disp. riservati ai Sovrintendenti con almeno 4 anni di servizio nel ruolo, mediante concorso per titoli e corso di 6 mesi

– accesso al ruolo degli Ufficiali: 33 posti per ruoli Isp./BAC in possesso di laurea triennale e di età compresa tra 28 e 40 anni, mediante concorso per titoli/esami e corso di 2 anni (conseguimento laurea specialistica)

Ispettori

– unica dotazione organica per tutto il ruolo (anziché dotazione separata per MAsUPS)

– promozione a M.A. a “scelta per terzi” (attualmente “a scelta, a ruolo chiuso”)

– istituzione del grado “Luogotenente” (ora qualifica) per i M.A. +8, mediante avanzamento a scelta con limite di promozioni

– attribuzione ai Lgt. +4 della “carica speciale” con corrispondente assegno di responsabilità (pensionabile)

– accesso al ruolo degli Ufficiali:

§  12 posti per Luogotenenti in possesso di laurea magistrale e di età non superiore a 55 anni, mediante concorso per titoli e corso di 9 mesi

§  33 posti per ruoli Isp./BAC in possesso di laurea triennale e di età compresa tra 28 e 40 anni, mediante concorso per titoli/esami e corso di 2 anni (conseguimento laurea specialistica)

Ufficiali

– unificazione dei ruoli normale e speciale, ponendo quest’ultimo “a esaurimento” e consentendo agli ufficiali RS in possesso di laurea magistrale/specialistica di transitare nel nuovo ruolo

– riduzione del differenziale tra RNU e RS a esaurimento (portandolo dagli attuali 5 anni a 3)

– alimentazione del nuovo ruolo normale unificato mediante concorso pubblico (55 posti) e concorsi interni (45 posti: 33 per Isp./BAC e 12 per Lgt.)

– accesso alla dirigenza alla promozione a Ten. Col. (17 anni di spallina)

– rimodulazione delle permanenze nei gradi e dei criteri di avanzamento nel ruolo RTL e nell’istituendo Ruolo Forestale, rendendoli più omogenei al nuovo ruolo normale unificato (differenziale 2 anni)

Per tutto il personale “parametrato”

– introduzione dell’assegno di funzione “30 anni”

– incremento del valore di tutti gli assegni di funzione

nota bene:

Compatibilmente ad eventuali ulteriori disponibilità economiche, sarà valutata la possibilità di prevedere:

1) Ruolo Ufficiali – Una progressione di carriera più fluida, una maggiore armonizzazione delle carriere del ruolo tecnico logistico anche al fine di dare una maggiore dignità professionale specialmente ai primi corsi; possibilità di anticipare la dirigenza al grado di maggiore e, in alternativa, prevedere una maggiore percentuale dell’indennità perequativa per la dirigenza al grado di Tenente Colonnello. Prevedere inoltre per gli ufficiali che transitano nel ruolo normale l’azzeramento del differenziale di due anni.

2) Ruolo ispettori – Azzeramento delle posizioni di Maresciallo Capo in un’unica soluzione, prevedendo un’unica aliquota di avanzamento nel 2017 e riduzione del periodo di avanzamento così composto: 2 M.llo – 7 Mllo Ord. – 6 Mllo Capo -7 M.llo Aiutante -3 Luogotenente per un totale di 25 anni.

3) Ruolo Brigadieri – Una norma di salvaguardia per il personale che non raggiunge il ruolo apicale per limiti ordinamentali che garantisca agli stessi l’emolumento dell’indennità di responsabilità e che valga per tutte le categorie.

4) Eventuali norme transitorie non potranno prevedere fughe in avanti anche a seguito delle rivisitazioni degli organici se non condiviso in sede di concertazione.

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