Carabinieri, svolta nella formazione dei Marescialli: il terzo anno sarà sul campo
L’Arma dei Carabinieri sta per attuare una significativa riforma nel percorso formativo dei Marescialli. A partire dall’anno accademico 2025/2026, il terzo anno del corso triennale non si svolgerà più presso la Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, ma direttamente sul campo, presso i reparti dell’Organizzazione Territoriale, con una formula innovativa di “training on the job”.
Un cambiamento necessario e strategico
La decisione risponde a due esigenze fondamentali: conferire maggiore dinamismo e approccio pratico al corso di perfezionamento, in considerazione del cambiamento di status dei discenti e del loro imminente impiego nel servizio d’Istituto, e incrementare gli arruolamenti per sanare il sottorganico di Ispettori dovuto all’aumento degli esodi nel ruolo.
Il corso sarà suddiviso in tre aliquote geografiche (nord, centro e sud), ciascuna di circa 250 frequentatori per il 13° corso. La formazione alternerà periodi presso i reparti territoriali e momenti di richiamo alla Scuola, con l’anno accademico che inizierà il 1° settembre 2025 con due settimane presso l’istituto di formazione.
Dalla teoria alla pratica: come funzionerà il nuovo modello
I Marescialli frequentatori saranno assegnati a Comandi di Stazione o Tenenze selezionate, escludendo preferibilmente quelle capoluogo, urbane di città metropolitane e di prima fascia a minor impegno operativo. La settimana addestrativa sarà articolata su sei giornate: tre dedicate alla formazione da svolgere in caserma e tre di training on the job, durante le quali i frequentatori affiancheranno altri militari nello svolgimento del servizio d’Istituto.
Un aspetto innovativo riguarda la didattica: le lezioni saranno erogate in modalità sincrona o asincrona, fruibili su PC dell’amministrazione. Ogni frequentatore sarà dotato di un computer portatile, una SIM dati e un modem portatile. Le lezioni universitarie saranno disponibili sul portale UNIFI, mentre quelle militari sulla piattaforma Google Workspace Arma.
USMIA: “Una proposta che diventa realtà”
“Da un lato una pandemia che ha terrorizzato il mondo intero mettendo in ginocchio l’economia globale, dall’altro l’ingegno delle varie Amministrazioni pubbliche che, sfruttando appieno la tecnologia, hanno continuato a svolgere efficacemente le proprie funzioni. Così, anche l’Arma dei Carabinieri, per non subire blocchi irreparabili, soprattutto nell’ambito delle incessanti attività didattiche e di aggiornamento in favore del personale, ha dovuto istituire corsi di formazione a distanza”, aveva dichiarato USMIA Carabinieri già nel maggio 2023.
Il sindacato, attraverso il Segretario Generale Carmine Caforio, aveva suggerito proprio di “svolgere l’ultimo anno, il terzo, presso la Stazione Carabinieri, effettuando un tirocinio pratico abbinato a lezioni online con un tutor di riferimento presso la Scuola Marescialli”. Una proposta che ora diventa realtà.
Dettagli operativi e logistici
Il nuovo modello formativo prevede che i Marescialli frequentatori si trovino nella posizione di servizio provvisorio, rimanendo in forza al Comando della Scuola Marescialli e Brigadieri. Particolare attenzione è stata posta alle questioni disciplinari: in caso di mancanze, sarà il Comandante di Reparto territoriale ad avviare il procedimento, ma la definizione spetterà al Comandante di Sezione della Scuola.
I Comandanti di Stazione svolgeranno funzioni di tutor nei confronti dei Marescialli frequentatori, mentre i Comandanti di Sezione della Scuola manterranno un servizio di assistenza e guida con frequenti contatti, verificando lo stato di avanzamento delle attività addestrative.
La riforma richiederà l’attivazione di nuovi assetti ordinativi previsti dalla circolare n. 436/1-1 dell’8 luglio 2024, con decorrenza dal 15 luglio 2025, segnando così l’inizio di una nuova era nella formazione dei quadri intermedi dell’Arma dei Carabinieri.