Carabinieri

Carabiniere riportò gravi lesioni dopo un colpo di pistola. L’Arma riconosce il distintivo di “ferito in servizio”

Il vice brigadiere Mario Palleschi è stato insignito del distintivo d’onore di ‘ferito in servizio’, in seguito alle lesioni riportate durante il suo servizio alla sezione radiomobile di Terni. Il sottufficiale, all’epoca in servizio alla sezione radiomobile di Terni, rimase infatti ferito la mattinata del 19 luglio 2019 per due colpi di pistola esplosi in via Curio Dentato da un cittadino straniero, successivamente tratto in arresto. Il colonnello Milano, nel sottolineare l’alta valenza del riconoscimento attribuito al vice brigadiere Palleschi, ha evidenziato come il pronto intervento del militare, unitamente ad altri colleghi, sia stato di fondamentale importanza per evitare che dall’evento potessero derivare conseguenze ben più gravi per gli operanti ed i cittadini.

Distintivo ferito in servizio a chi spetta e in cosa consiste

La prestigiosa decorazione concessa dal ministero della Difesa – direzione generale per il personale militare, annoverata tra le distinzioni onorifiche contemplate dal decreto legislativo 66 del 15 marzo 2010 e dal decreto del presidente della Repubblica numero 90 del 15 marzo 2010 – costituisce un’importante attestazione di riconoscimento in conseguenza delle lesioni riportate dai militari in attività di servizio, nell’espletamento di specifici compiti di istituto.

Il distintivo «ferito in servizio», spetta a coloro che abbiano riportato, in servizio e per causa di servizio, ma non per fatti di guerra, ferite o lesioni interessanti in modo grave e con esiti permanenti i tessuti molli, le ossa e gli organi cavitari. Consiste, a seconda del numero delle ferite, in uno o piu’ galloncini in filo di metallo argentato. Si applica, con un’inclinazione di 45° in avanti e in basso, sulla manica destra della giubba.

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