Guardia di Finanza

Capitano della Guardia di Finanza accusato di violenza sessuale su allieva: chiesto il processo

La Procura della Repubblica de L’Aquila ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di un capitano della Guardia di Finanza accusato di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una giovane allieva. La vicenda si sarebbe svolta nel maggio 2023 all’interno del contesto militare della Scuola Ispettori e Sovrintendenti delle Fiamme Gialle, con sede nel capoluogo abruzzese.

I fatti contestati dalla Procura

Secondo quanto riportato nel fascicolo coordinato dal sostituto procuratore Ugo Timpano, l’indagato, un 32enne originario di Caltanissetta, era in servizio presso la scuola di formazione quando avrebbe abusato del proprio ruolo per tentare un approccio sessuale non consensuale con una 24enne di Taranto, sua sottoposta.

In particolare, durante un incontro avvenuto il 28 maggio 2023 presso l’abitazione privata dell’ufficiale, la giovane – che si era recata sul posto per ricevere informazioni sull’esito di un test – avrebbe subito un’aggressione fisica e sessuale. “Non sai cosa ti perdi. Questo è solo un assaggio. Se sabato non ti fai punire passeremo tutta la giornata insieme a fare sesso,” è una delle frasi attribuite al capitano, citata nel fascicolo.

Il racconto della presunta vittima

Secondo la ricostruzione della ragazza, l’ufficiale avrebbe tentato un approccio forzato, baciandola e toccandola contro la sua volontà, fino a palpeggiarla nelle parti intime. L’allieva sarebbe riuscita a rivestirsi e a lasciare l’appartamento solo grazie a una chiamata ricevuta in quel momento dall’indagato.

Rientrata in caserma, la giovane avrebbe confidato l’accaduto ad alcune colleghe e, successivamente, ai genitori. Da lì è partita la denuncia formale, che ha dato il via all’indagine.

Le indagini e i riscontri raccolti

L’inchiesta, condotta dal Gruppo Codici della Procura de L’Aquila, con il supporto di una task force composta da carabinieri e polizia, ha portato a perquisizioni all’interno della Scuola Marescialli e al sequestro del cellulare del capitano.

In una fase preliminare erano stati coinvolti anche altri tre ufficiali, i cui nomi erano finiti nel registro degli indagati. Tuttavia, nei loro confronti il pubblico ministero ha avanzato richiesta di archiviazione, ritenendo non sussistenti i presupposti per procedere.

Attesa per la decisione del GIP

La richiesta di processo è ora al vaglio del giudice per le indagini preliminari (GIP), che dovrà decidere se disporre il rinvio a giudizio. Nel frattempo, il capitano è stato trasferito in un’altra sede operativa nel Nord Italia.

Se il GIP dovesse accogliere la richiesta della Procura, l’ufficiale sarà chiamato a difendersi in aula dall’accusa di violenza sessuale ai danni della giovane sottoposta.

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