Carabinieri

Appello disperato di una madre di un carabiniere al premier Meloni: “Gravemente malata, ma Trasferimento in sospeso da otto mesi”

Una commovente lettera è giunta alla redazione del Messaggero, indirizzata al premier Giorgia Meloni, scritta dalla madre di un carabiniere gravemente malata. La signora si è rivolta al presidente del Consiglio per segnalare una situazione di anomalia legata al trasferimento del figlio e per chiedere giustizia e attenzione alle problematiche familiari dei dipendenti delle Forze dell’Ordine.

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Nella lettera, la madre, una donna di 74 anni, vedova e afflitta da problemi di salute, racconta la storia di suo figlio Gianluca, Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, il quale presta servizio nella Compagnia Carabinieri di Fermo, a ben duecento chilometri di distanza dalla sua residenza.

La domanda presentata 8 mesi fa

Già da otto mesi, Gianluca ha presentato una domanda di trasferimento per gravi motivi familiari, ma ancora non ha ottenuto alcuna risposta dalle autorità competenti, superando di gran lunga i 180 giorni previsti per avere una risposta dalla Pubblica Amministrazione.

La madre si chiede dove sia finita la tanto pubblicizzata vicinanza al personale in difficoltà e perché il Comando Generale dei Carabinieri sembri ignorare le legittime esigenze familiari di suo figlio.

La signora esprime il proprio dolore, delusione e rabbia per questa situazione, affermando che, nonostante sia anziana e malata, non abbandonerà suo figlio e si prenderà tutte le responsabilità necessarie per proteggerlo.

Fa presente anche il rischio che suo figlio potrebbe essere sopraffatto dalla stanchezza e dalla disperazione, considerando la distanza tra la sua residenza e il luogo di lavoro, oltre ai problemi di salute che si sono manifestati proprio dopo il trasferimento a Fermo.

Appello alla comprensione del Premier

Nella lettera, la madre di Gianluca elogia Giorgia Meloni, sottolineando la stima e l’ammirazione che nutre per la premier, considerandola una donna forte e sensibile alle problematiche sociali e familiari.

La donna fa appello alla solidarietà e alla comprensione della premier come donna e madre, sperando che Meloni possa intervenire per risolvere questa situazione ingiusta e garantire il benessere di suo figlio.

L’articolo nel Messaggero ha suscitato numerose reazioni da parte dei lettori, con molti che esprimono solidarietà alla madre del carabiniere e criticano il ritardo nell’elaborazione della domanda di trasferimento.

La lettera fa seguito ad una gia inviata a Luzi e Crosetto ma rimasta senza risposta.

Alcuni commenti sottolineano l’importanza di garantire il giusto equilibrio tra il dovere dei carabinieri di servire il Paese e la necessità di preservare la loro salute e benessere familiare.

Altri chiedono una maggiore attenzione e supporto alle famiglie dei dipendenti delle Forze dell’Ordine, riconoscendo il ruolo fondamentale che svolgono nella società.

Speriamo che l’appello di questa madre trovi una risposta adeguata e che si possano implementare soluzioni per garantire il benessere dei dipendenti delle Forze dell’Ordine e delle loro famiglie, conciliando al meglio i doveri professionali con le legittime esigenze personali e familiari.

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