Polizia

TUNISINO ROMPE IL NASO A UN POLIZIOTTO E TENTA DI SOTTRARGLI LA PISTOLA

(di Antonio Di Raimondo) – Un giorno di ordinaria follia per il 20enne Jallabi Islime, tunisino con cittadinanza italiana, conosciuto col nome di Michele, disoccupato, arrestato in tarda serata dalla polizia per lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il tunisino, prima di essere ammanettato, ha difatti inveito pure contro i poliziotti, uno dei quali è rimasto ferito alla mano destra, con un dito (lanulare) fratturato.
E´ SCATTATO IL REATO DI DETENZIONE DI DROGA, FORSE COCAINA 
L’immigrato deve rispondere pure di detenzione di  droga, dal momento che nella casa dove vive con la madre, al quartiere del Santissimo Salvatore, i poliziotti hanno trovato circa 50 grammi di stupefacente, per la precisione cocaina. Lo stesso tunisino, dallo sguardo allucinato, pare fosse proprio sotto l’effetto di sostanza stupefacente, quando ha scatenato il panico in centro storico. L’abitazione dell’immigrato, simile ad un tugurio, era a soqquadro e con evidenti tracce di sangue, forse conseguenze di una violenta colluttazione con un altro soggetto, a quanto pare pure lui immigrato, sulle cui tracce è la polizia.
IL 20ENNE ERA FUGGITO DA CASA SPORCO DI SANGUE 
Sembra difatti che il tunisino sia fuggito da casa  sporco di sangue e sconvolto dagli effetti della droga e dalle botte ricevute, dirigendosi verso il vicino corso Umberto I, il salotto buono della città, dove, come accennato, ha tirato un pugno in faccia ad un vigile urbano che gli si era parato dinanzi, tentando di sottrargli la pistola prima che intervenissero altri coraggiosi passanti in soccorso dell’agente.
L´IRRUZIONE A PALAZZO SAN DOMENICO 
Il tunisino, dopo essersi pure tolto le scarpe sporche di sangue, si è quindi diretto verso palazzo San Domenico, sede del comune di Modica, dove ha strattonato con violenza il segretario del sindaco e un altra persona presente, urlando di voler parlare a tutti i costi con il primo cittadino, che era assente. A quel punto Jallabi Islime ha sfondato con un calcio la porta della stanza del sindaco, facendo volare documenti e oggetti e salendo sulla scrivania in preda ad una crisi isterica. Quando sono arrivati i poliziotti, il tunisino stava cercando di fuggire.
TUTTI I FERITI IN OSPEDALE, COMPRESO IL TUNISINO PIANTONATO 
Gli agenti hanno quindi condotto Jallabi Islime all’ospedale «Maggiore», dove fino a tarda sera è rimasto piantonato al pronto soccorso, già in stato di arresto. In ospedale è stato ricoverato pure l’agente di polizia locale, che ha riportato una prognosi di 20 giorni per la rottura del setto nasale e dell´arcata sopraccigliare. Jallabi Islime è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, con precedenti per rapina e droga. Lo stupefacente trovato in casa del tunisino è cocaina.
LE INDAGINI PROSEGUONO 
Le indagini, coordinate dal vice questore aggiunto Maria Antonietta Malandrino, mirano anche ad accertare con chi avesse litigato in casa sua il tunisino, prima di fuggire via in evidente stato di alterazione psicofisica e armato di taglierino, prendendo a pugni il vigile urbano e facendo irruzione al comune, dove ha aggredito altre due persone. Diversi testimoni sono già stati sentiti ieri sera in commissariato per far luce sulla vicenda.

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