Politica

Tensione Italia-Russia: Mosca convoca l'ambasciatore Starace

Non si placa la tensione fra Russia e Italia dopo la cancellazione di diversi concerti ed esibizioni di artisti russi in Italia. Per questo motivo il ministero degli Esteri di Mosca ha convocato l’ambasciatore italiano Giorgio Starace.

Il ministero degli Esteri russo ha convocato oggi l’ambasciatre d’Italia a Mosca, Giorgio Starace. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del ministero degli Esteri in un comunicato, secondo cui al diplomatico è stata espressa “la perplessità della parte russa in relazione alla cancellazione delle esibizioni di un certo numero di artisti russi in Italia”.

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“Artisti russi discriminati in Italia”

Secondo Mosca, le decisioni delle autorità italiane “testimoniano la manifestazione di una tendenza alla discriminazione degli artisti russi e il restringimento degli scambi culturali e umanitari”. Queste misure, prosegue la nota, “contraddicono le dichiarazioni della leadership italiana sull’importanza di preservare uno spazio unificato della cultura europea e mondiale”.

Mosca: “Da parte nostra nessuna restrizione”

Inoltre, il dicastero ha sottolineato che la Russia “rimane aperta al dialogo nel campo della cultura e non intende imporre restrizioni ai rappresentanti del mondo della cultura italiana, se Roma rispetta le condizioni di uguaglianza e reciprocità nell’attuazione dei legami in questo settore”. Infine, Mosca ha anche riferito di aver comunicato la sua posizione sulle forniture di armi all’Ucraina, “comprese quelle offensive, l’addestramento del personale militare ucraino e, in generale, la linea occidentale per l’escalation del conflitto“.

Gli artisti russi ‘banditi’ dall’Italia

La lista di artisti coinvolti nella vicenda è molto nutrita. Ultimo in ordine di tempo il caso del concerto al Teatro La Fenice di Venezia di Valentina Lisitsa, virtuosa russa del pianoforte. L’esibizione è stata cancellata il 28 dicembre 2022. Due giorni dopo il teatro Arcimboldi di Milano ha cancellato lo spettacolo del ballerino Sergei Polunin, cittadino ucraino finito al centro di forti polemiche per aver più volte elogiato il presidente russo Vladimir Putin. Più recente il caso di Denis Matsuev, escluso dal 60esimo Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. La prima al Teatro alla Scala di Milano, che ha visto protagonista l’opera Boris Godunov, capolavoro del compositore russo Modest Petrovič Musorgskij, si è svolta regolarmente, anche se accompagnata da diverse polemiche.

Uno tra i primi casi, invece, è stato quello di Vaery Gergiev, direttore d’orchestra e amico personale di Vladimir Putin, a cui molti teatri d’Europa – tra cui la Scala di Milano – hanno chiuso le porta a partire da marzo 2022. Agenzia Nova

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