Carabinieri

Taser: l’Arma dei Carabinieri si prepara all’uso della pistola ad impulsi elettrici

Il 6 dicembre 2021, presso la sede del 2^ Reggimento di Velletri, ha avuto inizio il primo Corso pilota di Istruttori TASER tenuto dal personale della Scuola di Perfezionamento al Tiro di Roma rivolto agli Istruttori di Tiro dell’Arma dei Carabinieri. Il TASER (c.d. pistola ad impulsi elettrici), è un dispositivo classificato come arma non letale che utilizza l’elettricità per immobilizzare il soggetto colpito provocandone la contrazione dei muscoli.

E’ quanto si legge in un comunicato stampa di Carmine Caforio, segretario generale del sindacato USMIA Carabinieri.

Gli Istruttori formati, a loro volta, provvederanno ad addestrare il personale attraverso un corso della durata di cinque giorni che, inizialmente, sarà indirizzato ai militari appartenenti ai Nuclei Radiomobili. Si prevede che, il citato personale, già dai primi mesi del nuovo anno, sarà dotato dell’innovativo dispositivo che gli consentirà di poter fronteggiare, con maggior efficienza e sicurezza, situazioni-limite di particolare pericolo.

Sin quando non sarà completato il ciclo di assegnazione e addestramento, gli equipaggi dotati di TASER saranno chiamati a prestare ausilio alle pattuglie della linea operativa territoriale impegnate su interventi con soggetti armati di coltello, cocci di bottiglia, taglierini, bastoni, siringhe e qualsiasi altro oggetto contundente, evitando, così, il contatto fisico e l’eventuale utilizzo delle armi.

Il corso di formazione, che si concluderà domani 11 dicembre, si sta svolgendo con la preziosa collaborazione di Ufficiali Medici dell’Infermeria della Legione Lazio chiamati ad integrare gli aspetti di natura addestrativa/operativa con le importanti nozioni mediche dettate dall’Istituto Superiore di Sanità; quest’ultimo aspetto, essenziale per tutelare la salute del soggetto immobilizzato mediante l’utilizzo del TASER, servirà all’operatore sia per conoscere le conseguenze che si verificano sull’uomo colpito dagli impulsi elettrici, sia per valutare quali cautele mettere in atto in relazione ad eventuali effetti negativi. Dopo anni di sperimentazioni e controversie in materia politica/normativa, è finalmente giunto il momento di dotare i Carabinieri del prezioso strumento che, oltre a rendere più sicuri ed efficienti gli interventi delle Forze dell’Ordine, sarà, in molti casi, un sicuro deterrente peri malintenzionati.

USMIA Carabinieri – conclude CAFORIO – auspica una regolamentazione chiara che colmi i vuoti normativi ma, soprattutto, idonea a tutelare giuridicamente, sotto ogni aspetto, gli operatori che faranno uso legittimo del TASER. Diversamente, se così non fosse, nonostante la lunga attesa per arrivare all’obiettivo prefissato, detto strumento non sarà altro che un ingombrante cimelio da attaccare al cinturone.

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