Editoriale

Solidarietà e Impegno per la Pace: Lettera del Prof. Valori al Rabbino della Comunità Ebraica di Roma

Il Professor Giancarlo Elia Valori, esprime la sua solidarietà e preoccupazione riguardo all’ultimo attacco terroristico di Hamas contro Israele al Rabbino della Comunità Ebraica di Roma, Professor Riccardo DI SEGNI. Attraverso la Fondazione di Studi Internazionali e Geopolitica, il prof. Valori offre il proprio supporto e si impegna attivamente nel promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni, auspicando un rapido superamento della dolorosa situazione.

Stimatissimo Rabbino, Professor Riccardo DI SEGNI,

voglio unirmi alla nutritissima schiera dei sostenitori di Israele presenti nel Globo per rinnovare, a nome mio personale e della Fondazione di Studi Internazionali e Geopolitica la più affettuosa e sentita solidarietà alla Comunità ebraica di Roma, allo Stato di Israele e all’amico popolo ebraico, così duramente colpiti dall’ultimo feroce attacco di Hamas lo scorso 8 ottobre.

Posso ben immaginare, carissimo Rabbino, il prezzo di sangue innocente pagato da Israele per una azione terroristica così violenta e aggressiva, che si presenta inattesa e imprevista e che danneggia, soprattutto, i tentativi fatti verso una riconciliazione e rende incolmabile, insuperabile il divario/conflitto tra due Stati e società civili che vivono fianco a fianco.

Con questi sentimenti, mentre Le rinnovo la più sentita e fraterna vicinanza, assieme alla ferma e decisa condanna alle azioni terroristiche, che La prego di partecipare alla Comunità Ebraica di Roma, Le rendo nota la mia ferma intenzione, di adoperarmi, attraverso i miei contatti internazionali, in maniera fattiva e concreta nel rispetto degli insegnamenti di Mia Madre Emilia Marinelli Valori, Medaglia d’oro al Merito Civile in memoria l’11 dicembre 2009, il cui coraggio ispira ed ha ispirato tanta parte delle mie attività.

E’ mia ferma intenzione dare conferma, ancora una volta, di essere un valido sostegno diretto, non solo, a piegare quella sottocultura che inneggia all’odio e alla violenza contro l’amico popolo ebraico, ma, anche, ad attestare che i valori di libertà, di rispetto e di tolleranza devono essere considerati vere conquiste da difendere nell’esclusivo interesse dell’Umanità Intera, concreti strumenti per apprezzare e sostenere che la cultura della pace è il vero tesoro dei popoli/Stati, liberi e democratici.

Da Uomo di Pace sono molto fiducioso e voglio condividere la mia speranza che ciascun Interlocutore strategico di livello Internazionale si prenda l’impegno di cambiare, di rafforzare le giuste decisioni, di eliminare gli errori per quanto sarà possibile.”

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