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SBLOCCO MILITARI E FORZE DI POLIZIA: FACCIAMO CHIAREZZA!

(di Marco Votano) – In
queste ore sto leggendo di tutto e di più sullo sblocco della massa salariale
desunto dalla bozza di legge di stabilità presentata dal Governo. Mi sembra il
caso, essendomene occupato personalmente da rappresentante COCER, di fare un
po’ di chiarezza ed informarvi, a grandi linee, su cosa il Governo preveda e
cosa no, con il richiamato disegno di legge.

Farò un riferimento anche alla
questione dei trasferimenti in termini di ex legge 100 oggi legge 86 del 2001,
considerato che la norma sarà novellata dalla legge di stabilità in esame, si
farà inoltre cenno sulle norme che dimezzano personale e fondi alla
Rappresentanza Militare. Cominciamo:

Blocco:
L’art.
21 della legge di stabilità proroga il blocco per tutto il 2015 degli
adeguamenti Istat, progressioni e scatti, per i dirigenti, che sono coloro di
cui al primo e secondo periodo dell’art. 9 comma 21 del dl 78/2010. Tale blocco
nella considerazione che scatti e classi per gli Ufficiali superiori a + 23
rappresenta sostanzialmente un adeguamento stipendiale che sostituisce quello
che per i contrattualizzati viene previsto con la concertazione economica ed il
relativo rinnovo dei contratti (bloccato per tutto il Pubblico impiego anche
per l’anno 2015).
Sblocco
In
sostanza, tutti gli altri militari contrattualizzati che fanno riferimento al
terzo e quarto periodo dell’art. 9 comma 21 del citato decreto legislativo, ne
sono fuori (dal blocco) dunque percepiranno in busta paga, dal 1° gennaio 2015
e senza il calcolo degli arretrati, gli emolumenti a seguito di avanzamento di
grado, gli assegni di funzione e le omogeneizzazioni. Per inciso, personalmente
sono a favore ad una posizione che insista con fermezza sullo sblocco
dei contratti
, che ormai ci vede al palo dal 2010 come “quasi” tutti i
dipendenti pubblici. Ritengo comunque una vittoria aver contribuito a
ripristinare importanti voci retributive, non è stato semplicissimo e chi legge
sa bene a cosa mi riferisco. Teniamo pure presente infatti, che arriviamo allo
sblocco dopo 4 anni di mezze promesse (sistematicamente disattese).
Indennità
di trasferimento (ex legge 100):
Sostanzialmente
nulla di nuovo (o quasi), i colleghi che saranno trasferiti d’autorità da un
comune all’altro, che non sia limitrofo, continueranno a percepire gli
emolumenti della legge 100, mentre per coloro che rientrano in Patria dopo un
incarico (solitamente biennale o triennale) presso organismi internazionali,
(ambasciate, comandi nato, etc.. etc..) non percepiranno più l’emolumento di
cui ex legge 100.
Riforma
della Rappresentanza Militare:
Il
disegno di legge di stabilità presentato il 15 ottobre 2014 introduce alcune
novità in merito al numerico dei rappresentanti militari a tutti i livelli (un
dimezzamento del 50%), non ché un taglio netto al budget a disposizione
dell’organismo che, ai sensi dell’art. 21 comma 20 fissa l’importo massimo per
le spese al 50% di quelle effettuate per l’anno 2013 (personalmente non mi
scandalizzo!!, essendo favorevole all’associazionismo militare anche sindacale,
in periodi di spending-review, suggerirò ancora una volta alla politica, di
considerarne l’abolizione totale, e contestualmente il riconoscimento al
diritto associativo-sindacale anche per i militari).
L’art.
21 comma 16 abroga in toto L’art. 872 del Decreto del Presidente della
Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, il quale prevede, ai fini della
rappresentatività, la suddivisione in categorie (A,B,C,D,E,F).
In
altre parole, l’abrogazione del citato art. 872, letto in combinato disposto
con gli effetti del novellato art. 975 comma 1 (che prevedrà 1 rappresentante
ogni 500 unità anziché uno ogni 250), potrebbe far sì che in un Reparto, non
essendovi più l’obbligo della rappresentatività di tutte le categorie (essendo
queste superate), gli elettori potranno propendere per votare un candidato di
differente Grado, Ruolo o Categoria.
Tribunali
e Procure Militari:
I
Tribunali e le Procure di Napoli e Verona, a decorrere dal 1° luglio 2015
saranno soppressi, di converso sarà istituito in Roma il Tribunale e la Procura
per l’Estero. I magistrati in eccedenza saranno trasferiti alle Procure
Ordinarie (circa 11) assieme al 50% del personale “tecnico-amministrativo” (chi
ha potuto seguire il mio intervento presso un’aula del Parlamento, e come
ribadito nelle diverse convocazioni del forum sulla sicurezza organizzato dal
PD, questo è quanto auspicavo qualora si dovessero individuare ulteriori forme
di risparmio per sbloccare i nostri stipendi). Personalmente credo che per
primi i Magistrati delle Procure soppresse ne trarranno beneficio trovando
nuovi stimoli, visto il carico di lavoro “esiguo” al quale erano destinati
rispetto ai loro colleghi delle Procure Ordinarie. Considerato che si era
arrivati addirittura a chiedere di valutare a che i Comandanti di Reparto
segnalassero assenze per malattia nei giorni di Lunedi e Venerdì in quanto
potenzialmente “sospetti”. Suppongo, che occuparsi di mafia, camorra,
riciclaggio, appalti, ed altre deviazioni simili, non farà che accrescere il
bagaglio di esperienza di chi andrà.
Altre
misure di contenimento della spesa:
Assorbimento
del fondo destinato al riordino delle carriere dell’anno in corso (circa 117
Mln. Di €);
Norma
impiego all’estero estesa 4 anni (per gli uffici che le prevedano);
Abrogazione
stage difesa;
Acquisto
e soprassoldi di medaglie al valore e di decorazioni (non più in oro);
Norma
eliminazione trasporto collettivo linee bus (per le convenzioni con società di
trasporto pubblico);
Norma
riduzione alloggi ASIR (alloggi di rappresentanza solo per Capi FF.AA. e
Segretario Generale);
Eliminazione
della norma sulle promozioni alla vigilia (Forze armate e Corpi di polizia);
Indennità
di ausiliaria ridotta del 20% per Forze Armate e Corpi di Polizia militari
(Arma dei Carabinieri e Corpo della Guardia di Finanza);
Norma
piloti e controllori di volo (il premio viene ridotto del 50%);
Divieto
di cumulo dei trattamenti accessori (nell’occupare posizioni di vertice non
sarà più possibile il trascinamento delle indennità accessorie).

Queste,
colleghi, grossomodo le novità per i nostri comparti, comunicate ai sensi
dell’Art. 21 della COSTITUZIONE.

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