Polizia Penitenziaria

RIALLINEAMENTO DEI RUOLI DIRETTIVI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA

Abbiamo appreso, con l’informalità e la segretezza del tutto inutili se non addirittura deleterie che caratterizzano le attuali iniziative del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria, che alcuni giorni or sono  (il 13 maggio?) si è svolto a Via Arenula un incontro tra i vertici del Dap (Santi Consolo, Massimo De Pascalis, Pietro Buffa) e alcune Autorità/Uffici del Dicastero della Giustizia (Giovanni Melillo, Ufficio Legislativo etc. etc.) per l’attuazione della norma contenuta nel comma 973 dell’art.1 della Legge 28 dicembre 2015, n.908 che, per una spesa di  944.958 euro per l’anno 2016, di 973.892 euro per l’anno 2017 e di 1.576.400 euro annui a decorrere dall’anno 2018, equiparazione, nell’articolazione delle qualifiche, nella progressione di carriera e nel trattamento giuridico ed economico, del personale direttivo del Corpo di polizia penitenziaria ai corrispondenti ruoli direttivi della Polizia di Stato di cui al decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334.

Successivamente a tale incontro, il Capo del Dap avrebbe trasmesso (il 20 maggio?) a Via Arenula la proposta di DPR su proposta del Ministro della Giustizia e di concerto con il Ministro dell’Interno, con il Ministro dell’Economia e Finanze e per la Semplificazione e pubblica amministrazione, la bozza di provvedimento che assai in sintesi

per quanto riguarda per il ruolo ordinario:

a)  l’avanzamento a Commissario Coordinatore degli attuali Commissari Capo (90) già promossi tali con decorrenza giuridica dopo 7 anni e 6 mesi di immissione nel ruolo e con decorrenza economica al 1° luglio 2015, nonché degli ulteriori Commissari Capo con decorrenza economica al 1° gennaio 2016 e posizione in ruolo successiva ai predetti 90;

b) l’avanzamento a Commissario Capo, degli attuali Commissari e Vice Commissari e al compimento di 7 anni e 6 mesi dall’immissione in ruolo. avanzamento alla qualifica di Commissario Coordinatore.

per il ruolo speciale:

c)  l’avanzamento a Commissario Coordinatore degli attuali Commissari Capo, con decorrenza giuridica al compimento di 13 anni dall’immissione in ruolo e decorrenza economica al 1° gennaio 2016;

d) avanzamento a Commissario Capo, degli attuali Commissari e al compimento di 13 anni dall’immissione in ruolo, l’avanzamento nella qualifica di Commissario Coordinatore.

Ovviamente, a parte la non eccessiva “diversità”  tra il trattamento riservato ai due ruoli ordinario e speciale e che noi di massima non disapproviamo,  un progetto di Riallineamento  esterno al Riordino, rende possibile ottenere per Corpo qualifiche nei propri ruoli direttivi effettivamente adeguate allo status di Forza  di Polizia senza la spada di Damocle di un Riordino che, alla fine,  non si sa se ci sarà.

Peraltro l’encomiabile iniziativa del Capo Dap Santi Consolo spiana, purtroppo, assai poco la strada alle evidenti difficoltà in essere, in primo luogo perché sarebbe il Dap e non il Gabinetto/Ufficio Legislativo ad individuare nel DPR la forma del provvedimento  che, quindi, non sappiamo quanto sia condivisa a via Arenula e che poi per essere attuata, abbisognerà comunque dei pareri e dei concerti innumerevoli previsti per legge (e il Consiglio di Stato?) e dai tempi tutt’altro che brevi, anche con il rischio che i fondi, almeno per il 2016, non possano essere utilizzati (SIC!).

Vedremo comunque nei prossimi giorni. – Leo Beneduci sgo

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