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POLIZIA, IN ARRIVO I CODICI SUL CASCO. IL SAP: “UNA STUPIDAGGINE”

In Senato è in
arrivo una legge per introdurre un codice identificativo per le
forze dell’ordine, in particolare sui caschi dei poliziotti. 


Gianni
Tonelli
, presidente nazionale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) ad Affaritaliani.it:
“E’ una grandissima stupidaggine, a questi qui non gliene frega niente
della sicurezza. Noi abbiamo proposto di mettere levideocamere sui
caschi ma i mascalzoni non vogliono trasparenza. Coi codici si
può denunciare chiunque mettendo gli agenti in uno stato di completa
inibizione
 e soggezione. E poi si lamentano se allaBarcaccia coi
tifosi olandesi non siamo intervenuti con determinazione? Ma che vadano
a quel paese…”
Il disegno di
legge in questione nasce da una proposta del senatore Peppe De Cristofaro di
Sinistra Ecologia e Libertà, ex portavoce del Genoa Social Forum ai tempi del
G8 di Genova. La proposta di introdurre dei codici identificativi
sui caschi degli agenti, appoggiata anche dal Movimento 5
Stelle, trova reazioni contrarie nella Polizia, in primis quella del presidente
nazionale del Sap Gianni Tonelli, intervistato da Affaritaliani.it.
Gianni Tonelli, come va
interpretata il disegno di legge per l’introduzione dei codici identificativi
sui caschi dei poliziotti?
Si tratta di una
grandissima stupidaggine messa in campo dal partito dell’antipolizia. A questi
qui non gliene frega nulla della sicurezza. E’ una legge pensata seguendo dei
preconcetti.
Perché è un’idea sbagliata?
Guardi, da parte
nostra non c’è nessuna chiusura corporativa. Noi rilanciamo con l’idea delle
telecamere sui caschi che certificano ogni respiro degli agenti. Il problema è
che loro non vogliono le videocamere che certificherebbero per davvero
eventuali errori ed eccessi. Perché non le vogliono? Perché non vogliono
trasparenza. Coi codici ci troveremo di fronte a una sfilza interminabile di
false denunce e i violenti avranno vita facile a trovare qualsiasi pretesto
possibile in contesti di guerriglia urbana. Ci saranno centinaia di
procedimenti per ogni manifestazione che impasteranno gli uffici di polizia e
delle procure. E’ una legge che fa comodo ai professionisti del disordine
pubblico. E’ tutta una gigantesca bolla di sapone che però comporterà dei costi
per gli agenti che magari dovranno pagarsi l’avvocato mentre chi denuncia a
caso non avrà mai nessuna conseguenza perché sarà impossibile dimostrare il
dolo anche se la denuncia dovesse essere dichiarata falsa. Mi stupisce che ci
siano dei parlamentari che abbiano pensato a una cosa del genere.
Si rischiano possibili
conseguenze sul lavoro degli agenti?
Certo, avremo
degli agenti inibiti e in stato di completa soggezione. E’ umano e naturale
quando rischi come minimo di dover sborsare un bel po’ di soldi e tempo per
avvocati e cause. E poi dicono che alla Barcaccia coi tifosi olandesi non siamo
intervenuti con abbastanza determinazione? Andassero a quel paese…
Più in generale come si sta
muovendo il governo in materia di sicurezza?

In maniera molto
negativa. Si continua a tagliare in maniera compulsiva. Ci tolgono unità e
mezzi a disposizione. Ora vogliono chiudere 251 uffici di polizia lasciando
sguarnite le periferie. Poi magari si butta lì ogni tanto qualche militare
per fare qualcosa ma la verità è che stiamo andando indietro per responsabilità
di tutte le parti politiche.

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