Editoriale

PER GLI STATALI IN ARRIVO ARRETRATI TRA 370 E 712 EURO. PER MILITARI E POLIZIA PARTITA RINVIATA DOPO L’EPIFANIA

Nelle buste paga degli statali saranno caricati arretrati che vanno dai 370euro della classe retributiva più bassa ai 712 di quella più alta, per una media di 492euro. Questo il risultato dell’intesa tra sindacati e Aran, l’agenzia che ha trattato per conto della ministra Madia. Un risultato che arriva come conseguenza dell’accordo sul contratto nazionale trovato la notte del 23 dicembre. Il contratto, valido per 240mila dipendenti, copre il triennio 2016-2018. È ora corsa contro il tempo per accelerare e far arrivare questa una-tantum nello stipendio di febbraio. Da marzo, poi, scattano gli 85 euro lordi (in media) dell’aumento a regime.

370-712 euro di arretrati, ipotesi febbraio 

Gli statali hanno già maturato gli incrementi di due anni e due mesi, visto che l’adeguamento pieno è previsto per marzo. Di certo per non perdere l’appuntamento con il mese prossimo si dovrà fare uno sprint. L’Aran ha intanto bruciato le tappe ed entro oggi spedirà al governo la relazione tecnica all’ipotesi di intesa, firmata il 23 notte. Invece di prendersi dieci giorni l’Agenzia ha fatto il suo in tre. Poi tocca all’esecutivo, attraverso il vaglio della Ragioneria generale, dare il via libera, verificando la conformità dell’accordo all’atto di indirizzo e alla finanziaria. Per i primi di gennaio il parere atteso dovrebbe essere pronto e questo permetterebbe all’Aran di girare la pratica alla Corte dei Conti. Si punta a chiudere tutto intorno al 20 del mese, dando così il tempo al Tesoro di preparare i cedolini di febbraio. Altrimenti scalerà tutto a marzo. In quel caso la busta paga ‘rinforzata’ presenterà oltre all’una tantum degli arretrati, il primo scatto contrattuale e il bonus per le fasce retributive basse. A quanto maturato in precedenza si aggiungono, infatti le voci che decorrono da marzo stesso.

Per il Comparto Sicurezza e Difesa, la partita rimane ancora aperta e rinviata dopo l’Epifania. La trattativa non sembra facile, almeno stando ai comunicati delle rappresentanze militari e dei sindacati delle Forze di Polizia. Le richieste spaziano da aumenti congrui e “dignitosi” dopo anni di blocco all’indennità di specificità (chiesta dalle Forze Armate) e l’indennità di presenza chiesta dai rappresentanti dell’Arma dei carabinieri.

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