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PENSIONI, INPS: “MILITARI E POLIZIA 90% ASSEGNI SONO DOPPI RISPETTO AL CONTRIBUTIVO”

(di Mario Valenza) – L’Inps mette nel mirino le pensioni
delle forze dell’ordine. In un dossier l’istituto di previdenza elenca i costi
degli assegni dei pensionati del comparto Difesa, Carabinieri, Polizia, Gdf,
Vigili del fuoco e Forestale.

Secondo l’Inps il 90 per cento dell’importo è doppio
rispetto a quello che potrebbe venir fuori con il calcolo contributivo. 
Tutte le pensioni considerate, se fossero calcolate
sulla base dei contributi versati (e dei coefficienti in vigore che per chi
esce a 57 anni sono bassi), sarebbero almeno del 25% inferiori a quelle
attuali. L’Inps ricorda che gli iscritti al comparto difesa, sicurezza e
soccorso pubblico (Vigili del fuoco, corpi polizia, forza armate, carriera
prefettizia, carriera penitenziaria) all’interno della cassa statali (Ctps)
sono circa 536.000. Ancora nel 2015 questi lavoratori possono accedere al
pensionamento di vecchiaia con limiti di età inferiori rispetto al personale
dipendente dello Stato iscritto alla Ctps. L’età massima per la permanenza in
servizio è ricompresa tra i 61 anni e tre mesi e i 66 anni e tre mesi ma c’è
ancora il diritto a uscire in anzianità con 57 anni e tre mesi di età e 35 di
contributi (40 anni e tre mesi di contributi indipendentemente dall’età).

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