Guardia costiera

PALPEGGIA UNA CAPOREPARTO, AMMIRAGLIO CONDANNATO A VENTI MESI

Comando generale della Guardia costiera, corridoio: prima avrebbe palpeggiato il gluteo di una caporeparto, poi si sarebbe lasciato andare a un apprezzamento in dialetto napoletano sulla bellezza del lato B della sua sottoposta. Gesto e parole per cui l’ammiraglio della Marina Leopoldo Manna, all’epoca capitano di vascello, è stato condannato a un anno e otto mesi per violenza sessuale. E’ quanto riporta Giulio De Santis per il Corriere.it.

La quinta sezione del tribunale ha accolto la richiesta del pm Claudia Alberti, la cui ricostruzione, tuttavia, è sempre stata smentita dall’imputato. Il militare, difeso dall’avvocato Luca Ciaglia, fin dal principio ha sostenuto che si è trattato di un malinteso, avendo sfiorato per errore la vittima ben sopra il gluteo. I fatti risalgono al 21 maggio 2014, quando Manna e la vittima s’incontrano all’interno del Comando in via dell’Arte (Eur). Non sono soli. Con loro c’è un sergente.

D’un tratto, secondo la caporeparto, l’ufficiale allunga una mano e poi si lascia andare a un’espressione colorita per descriverne il fondo-schiena. Lei arrossisce, si allontana, e, dopo essersi consultata con un’amica, fa una relazione sull’accaduto. E Manna finisce sotto processo. Come ricordato dal pm, tra i due i rapporti erano freddi da mesi per via di una lunga serie d’incomprensioni. E sembra che prima di quel giorno la caporeparto si fosse sentita discriminata da alcune decisioni dell’imputato.

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