Editoriale

“NO ALLA PROROGA ALLA RAPPRESENTANZA MILITARE”

Mi chiamo Marco Votano e parlo da uomo libero. Impedire democratiche elezioni fra le donne e gli uomini in divisa non solo è uno schiaffo alla democrazia ma appare inutile e pretestuoso. L’anno scorso, in occasione della seconda e consecutiva proroga rimisi il mandato nelle mani dei Delegati di Base che nel lontano 2012 mi votarono con il maggior numero di preferenze in Italia.

In quell’occasione non solo ebbi accordata e confermata la fiducia ma triplicai i consensi ottenendo il bene placido di oltre 180 Delegati con i quali avevamo sperimentato per la prima volta in assoluto la via della democrazia diretta e partecipativa. Da allora è stato un crescendo di adesioni che oggi ci vede essere suddivisi in gruppi Regionali con oltre 200 Delegati (ognuno di essi rappresenta fino a 250 colleghi in divisa) coesi e determinati nel perseguire i fini preposti al nostro mandato e cioè il benessere del personale Rappresentato.

Gli appartenenti ai gruppi hanno partecipato attivamente alle proposte che lo scrivente ha rappresentato presso i Commissari Parlamentari, Ministri susseguitesi e sedi istituzionali. Insieme, uno per tutti e tutti per uno abbiamo prodotto l’ormai conosciuto documento che stilava 28 punti fondamentali (di cui 25 riscontrati ed oggi divenuti Legge dello Stato); Insieme abbiamo argomentato e discusso in occasione degli sblocchi su gradi e assegni di funzione; Insieme abbiamo prodotto circa 97 mozioni toccando tutte le problematiche che attanagliano il nostro mondo; Insieme abbiamo concordato le richieste da avanzare in occasione dello sblocco dei contratti (richieste condivise fatte proprie e divenute parte della linea ufficiale dei COCER del Comparto Difesa);

INSIEME DICIAMO NO ALLA PROPOSTA DI PROROGA DOPO LE DISATTESE PROMESSE DI UNA RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE.

Noi vogliamo che siano i nostri colleghi a decidere chi debba rappresentarli;

Noi non ci innamoriamo della poltrona;

Noi non resteremo silenti facendo finta di nulla;

Noi non temiamo il giudizio dei nostri elettori;

Noi non proseguiremo un solo giorno oltre la data stabilita che assicurava democratiche elezioni nella primavera del 2018. E’ per questi motivi che chiediamo con convinzione e determinazione a che i Parlamentari che hanno presentato gli emendamenti atti a prorogare di un ulteriore anno il nostro mandato ci ripensino ritirandolo; E per questo che mi appello al Ministro della Difesa Onorevole Pinotti;

Sig.ra Ministra, in un paese che si batte per la democrazia e la libertà dei popoli contribuendo in misura significativa con i propri soldati in giro per il Mondo,chiedendo agli stessi enormi sacrifici il nome di ideali condivisi, come si può sottacere a tale incomprensibile sospensione democratica? Si permetta ai militari di scegliersi i propri rappresentanti.

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