Carabinieri

MASSACRA A PUGNI IL CARABINIERE: IL MIGRANTE È GIÀ LIBERO. SALVINI: “LA MUSICA CAMBIERA'”

Lo avevano catturato, non senza difficoltà, solo ieri. Il nigeriano si era opposto con tutte le forze, usando un cartello stradale e una spranga come armi.

E pensare che solo poco prima aveva colpito con un pugno un carabiniere, svenuto poi a terra e curato in ospedale (con 25 giorni di prognosi). Bene: ieri mattina Godsent Harmony, 20 anni, è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione ma è stato subito rimesso in libertà. E visto che è un richiedente asilo non potrà essere espulso.

Si conclude così una vicenda iniziata nella tarda mattinata di ieri. Quando Godsent Harmony, ospite in un centro di accoglienza e ora a Frosinone, è andato all’ufficio postale di via delle Fosse Ardeatine per prelevare del denaro – pare – per poter giocare alle slot machine. Il giovane non è però riuscito a ottenere il denaro, visto che il conto risultava vuoto. Harmony se l’è prea allora con gli impiegati della Poste e con il direttore, che hanno richiesto l’intervento dei carabinieri. Arrivata sul posto, la pattuglia ha provato a calmare le acque e a placare il migrante. Senza successo. Improvvisamente il nigeriano ha sferrato un pugno all’orecchio di Michele De Filippo, facendolo cadere a terra, svenuto. Non contento, il migrante si è allontanato di qualche passo e ha raccolto una spranga di ferro con cui ha cercato di colpire il militare a terra e il collega. Poi, pensando di aver ucciso l’appuntato, si è dato alla fuga.

Sul posto sono quindi intervenute altre pattuglie che si sono messe a dare la caccia del nigeriano. Fermato non molto lontano dal luogo della brutale aggressione, il migrante ha tentato di reagire. Poi è stato ammanettato e portato via. Il carabiniere, medicato in ospedale, se la caverà con 25 giorni di prognosi. Harmony, invece, è stato processato stamattina per direttissima e condannato dal Tribunale di Frosinone a due anni e mezzo di reclusione e rimesso subito in libertà. Essendo un richiedente asilo, peraltro, non potrà essere espulso.

Roba da matti. Ma la musica presto cambierà“, scrive Matteo Salvini su Facebook condividendo la foto del condannato. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giorgia Meloni: “Solidarietà al carabiniere brutalmente aggredito a Frosinone da un nigeriano mentre tentava di sedare una lite all’ufficio postale. Nella mia Italia tutto ciò è inaccettabile“.

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