Carabinieri

Marocchino tenta di violentare 55enne alla fermata dell’autobus: salvata da un coraggioso carabiniere libero dal servizio

Una notte che avrebbe potuto trasformarsi in un incubo per una donna di 55 anni è stata invece segnata dall’eroismo di un coraggioso carabiniere fuori servizio. L’evento avvenuto l’altra notte a Poggiomarino, una cittadina nella provincia di Napoli, ha messo in luce la prontezza d’animo di un giovane carabiniere, che è intervenuto per impedire un tentato stupro, dimostrando ancora una volta l’importanza della dedizione alla legge e al dovere civico.

Il protagonista di questa vicenda è un militare effettivo alla stazione di Roma Tor Bella Monaca, ma che quella sera non era in servizio. Mentre si trovava a Poggiomarino, si è trovato casualmente nei pressi della fermata dell’autobus dove era seduta una donna inconsapevole di quello che le sarebbe successo poco dopo. Infatti la donna è stata aggredita da un 33enne marocchino residente nella stessa zona e già noto alle forze dell’ordine.

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Il tentativo di violenza e l’arresto

Il 33enne, senza apparente motivo, ha afferrato con violenza la donna e ha tentato di baciarla. Di fronte alla sua resistenza, l’uomo non si è arreso, aggredendola e mordendole le labbra con una violenza inaudita. La vittima ha reagito con paura e dolore, urlando per chiedere aiuto e segnalare l’aggressione in corso. Fortunatamente, le sue grida sono state udite da un “carabiniere eroe” che passava di lì proprio in quel momento.

Il carabiniere fuori servizio si è precipitato sulla scena e ha intimato all’aggressore di fermarsi, dichiarando chiaramente la sua identità. L’aggressore ha tentato di fuggire, dando inizio a un frenetico inseguimento a piedi. La situazione è diventata ancora più tesa quando è scoppiata una colluttazione tra i due, che si è conclusa con l’arresto del 33enne, grazie anche all’arrivo tempestivo dei rinforzi, giunti con una gazzella dalla vicina Torre Annunziata.

Il coraggio e la tempestività del carabiniere hanno evitato un possibile stupro, consentendo alle forze dell’ordine di arrestare l’aggressore, il quale dovrà ora rispondere di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale.

La vittima e il carabiniere sono stati portati in pronto soccorso e successivamente dimessi con una prognosi di cinque giorni per la donna e di sette giorni per il militare. Nel frattempo, il 33enne arrestato è stato dichiarato guaribile in sette giorni e si trova ora in custodia in attesa delle decisioni dell’Autorità giudiziaria.

La comunità e la percezione dell’eroismo

La tempestività dell’azione e la dedizione dimostrano come un militare sia sempre in servizio, anche senza uniforme e in ferie. Non si volta dall’altra parte quando testimone di un reato, ma interviene sempre con dedizione. Tuttavia, pur riconoscendo la criticità e la rilevanza di questi interventi, non è raro che la comunità, i mezzi d’informazione, i superiori gerarchici e la classe politica tendano a minimizzare o ignorare questi atti di eroismo. Molto veloci nel condannare gli errori delle forze di polizia, ma spesso lenti nel mostrare gratitudine quando rischiano la propria vita.

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