Esercito

Maltrattamenti in caserma: Graduato condannata per violenza su inferiore

Il fatto in questione è accaduto a Trieste due anni fa, il 31 marzo. La protagonista dell’episodio, una quarantacinquenne originaria della provincia di Caserta e graduato dell’Esercito. La questione si è sviluppata in seguito per un mozzicone di sigaretta lasciato a terra nel piazzale della caserma, che ha scatenato l’ira del graduato incolpando una volontaria in ferma prefissata, una ventottenne di Cosenza. La vicenda, riportata in un articolo di Giampaolo Sarti per il Piccolo, è stata portata in tribunale e il Graduato è stata condannata a dieci mesi di reclusione militare (pena sospesa) per violenza contro inferiore, art. 195 del Codice penale militare di pace e risarcimento di 1500 euro oltre le spese legali.

Il graduato avrebbe afferrato la ragazza per il braccio destro e l’avrebbe strattonata violentemente fino a trascinarla per due o tre metri, causandole una contusione e una “sindrome ansiosa reattiva”. La vicenda è stata ricostruita in tribunale grazie alla testimonianza della ventottenne e di alcuni colleghi che hanno assistito alla scena in caserma. La donna aveva ordinato alla volontaria di pulire un piazzale all’interno della caserma, ma in realtà non era necessario pulirlo perché era già tutto a posto. Successivamente, la graduata avrebbe gettato a terra il mozzicone di sigaretta, sgridando e insultando la subordinata. Poi l’ha presa per il braccio, strattonandola e facendole venire un attacco di pianto. La ragazza ha poi deciso di sporgere denuncia presso i Carabinieri e di rivolgersi al Pronto soccorso.

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