Carabinieri

L’ARMA FA LUCE SUL RIORDINO: FONDI INSUFFICIENTI, COSTRETTI A RINVIARE MA CON EFFETTO RETROATTIVO

Riportiamo una nota del Co.Ce.R. Carabinieri relativa al riordino dei ruoli.

La legge n. 124 del 2015, nota come “Legge Madia”, delega il Governo ad adottare, entro il 28 agosto 2016, una serie di provvedimenti, tra cui il cosiddetto “riordino dei ruoli” delle Forze di polizia.

Le Amministrazioni interessate hanno da tempo avviato, d’intesa tra loro (tavolo Forze di polizia, con la presenza dello Stato Maggiore della Difesa), le attività tecniche necessarie per la predisposizione di uno schema di decreto legislativo che, previa verifica della sostenibilità finanziaria da parte del MEF e sottoposizione ai pareri del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari, dovrà essere adottato dal Governo nel termine indicato.

I lavori svolti finora stanno conducendo alla predisposizione di una proposta strutturata che contiene modificazioni ai ruoli delle Forze di polizia.

Modificazioni quest’ultime volte, da un lato, a valorizzare le esperienze e competenze acquisite dai più anziani attraverso riconoscimenti giuridici ed economici attribuiti al personale che abbia raggiunto i vertici del proprio ruolo e, dall’altro, a premiare le capacità e il merito attraverso maggiori opportunità di transiti intenti offerte soprattutto ai giovani. Esse riguardano e prendono in grande considerazione l‘avvertita esigenza di una adeguata valorizzazione economica delle responsabilità esercitate ad ogni livello. Le modificazioni intendono, inoltre, realizzare un modello ordinativo più moderno, corrispondente alle attuali esigenze del territorio e delle comunità, per adeguarlo coerentemente.

In sintesi queste le misure che si stanno predisponendo, nel tavolo interforze, per la proposta ai competenti Ministeri. Per quanto riguarda i ruoli dirigenti e direttivi. il provvedimento in corso di predisposizione prevede per il futuro la costituzione di un “ruolo normale unificato”. In esso confluiranno tutti gli ufficiali del ruolo normale e quelli del ruolo speciale che possono e vogliono effettuare il transito; i rimanenti ufficiali del ruolo speciale, che non potranno effettuare il transito per mancanza dei requisiti o che non intenderanno effettuarlo, permarranno in un ruolo “a esaurimento”. In ogni caso, per tutti i ruoli degli ufficiali dell’Arma, si realizzerà un sostanziale allineamento delle carriere. Infine si prevede di ”dirigenzializzare” il grado di Tenente Colonnello.

Per il ruolo ispettori rileva, innanzitutto, lo sblocco degli avanzamenti al grado di Maresciallo Aiutante nonché l’introduzione del nuovo grado di Luogotenente. Inoltre, omogeneamente agli altri ruoli non direttivi e non dirigenti, ai Luogotenenti più anziani e con più elevati requisiti sarà attribuita una qualifica, anche qui con corrispondente incremento dello stipendio.

Analoghi istituti (qualifica giuridica ed emolumento economico) sono previsti per il personale del ruolo sovrintendenti, a cui sarà possibile accedere, rispetto al vigente regime, prima e in misura più ampia.

Per quanto riguarda il ruolo appuntati e carabinieri oltre alla già citata valorizzazione della professionalità attraverso l’attribuzione apicale di una qualifica e di un miglioramento economico, si apriranno maggiori possibilità di accesso a tutti i ruoli sovraordinati, incrementando sensibilmente le possibilità di progredire in carriera e corrispondentemente sul piano economico.

La definizione del progetto di riordino così sinteticamente descritto è in via di perfezionamento per i ruoli non dirigenti e non direttivi (si stanno mettendo a punto per un confronto i progetti di ciascuna Forza di polizia al fine di allineare il più possibile i vari istituti, nel rispetto delle peculiarità dei rispettivi ordinamenti) ed è in fase di redazione anche per i rimanenti ruoli.

Questo lo stato dei lavori, da cui è emersa l’insufficienza delle risorse finanziarie attualmente disponibili: esclusivamente 119 M€ che la legge n. 350 del 2003 ha assegnato alle FP e FA per il riordino dei ruoli non dirigenti e non direttivi.

Sono fondi largamente insufficienti sia per valorizzare in misura adeguata gli istituti sopra indicati, sia per prevedere l’introduzione di ulteriori istituti che consentano di corrispondere pienamente alle legittime aspettative del personale, ormai maturate da diversi anni, di tutti i ruoli.

Per tale ragione, mentre il lavoro prosegue sul tavolo tecnico, i Vertici delle Forze di polizia hanno rilevato la necessità, che intendono sottoporre entro breve al Governo, di incrementare le risorse finanziarie destinate al riordino, sia con i risparmi derivanti dalla razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale (che però potranno essere resi disponibili soltanto nel 2017, dopo l’entrata in vigore del relativo decreto legislativo), sia con uno stanziamento pari (510 M€ nel 2016) a quello utilizzato per corrispondere al personale del Comparto il cosiddetto Bonus 80  euro.

Poiché le disposizioni costituzionali in materia di bilancio non consentono l’approvazione di provvedimenti normativi privi della necessaria copertura finanziaria per poter deliberare un progetto fondato sui 600- 650 milioni di euro necessari per il conseguimento degli obiettivi indicati per tutte le FP e FA occorre chiedere la proroga del termine di qualche mese nel 2017  (il 1°luglio 2017 scade la delega alle forze armate).

In ogni caso tutti gli istituti, sia giuridici che economici che dovranno decorrere dal 1 gennaio 2017 (con effetto retroattivo) al fine di assicurare che lo spostamento del termine non comporti alcun pregiudizio per il personale.

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto