Esteri

“La Nato rimane vigile dopo l’esplosione di un missile in Polonia, farà ciò che è necessario”, afferma Stoltenberg

“Gli ambasciatori della Nato hanno concordato di rimanere vigili, calmi, strettamente coordinati e di monitorare attentamente la situazione”, ha dichiarato mercoledì il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg, sottolineando la disponibilità dell’Alleanza Atlantica a fare ciò che è necessario per proteggere gli alleati.

Gli ambasciatori della Nato si sono incontrati mercoledì per affrontare l’esplosione di un missile avvenuta il giorno prima nell’est della Polonia. L’esplosione è avvenuta martedì pomeriggio a Przewodów, vicino al confine con l’Ucraina, uccidendo due persone. Sono in corso indagini per determinare le circostanze dell’incidente.

“Non abbiamo alcuna indicazione che questo sia il risultato di un attacco deliberato e non abbiamo alcuna indicazione che la Russia stia preparando azioni militari offensive contro la Nato”, ha detto Stoltenberg al briefing con la stampa dopo l’incontro.

Ha confermato quanto riportato dai media polacchi, secondo i quali, secondo le analisi preliminari, l’incidente è stato probabilmente causato da un missile della difesa aerea ucraina sparato per distruggere un missile russo.

“Ma voglio essere chiaro: non è colpa dell’Ucraina. La responsabilità ultima è della Russia, che continua la sua guerra illegale”, ha chiarito Stoltenberg.

Pur esprimendo solidarietà alla Polonia e porgendo le condoglianze ai parenti di coloro che hanno perso la vita nell’esplosione, i Paesi alleati hanno dichiarato che non rinunceranno a sostenere l’Ucraina.

La Polonia sta valutando la possibilità di avviare la procedura prevista dall’articolo 4 del Trattato del Nord Atlantico, in base al quale gli alleati si consultano ogni volta che, a giudizio di uno di loro, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di uno di essi sono minacciate.

Tuttavia, sembra che non sia necessario ricorrere a questa misura, poiché non ci sono stati segni di un attacco intenzionale alla Polonia, come ha dichiarato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki.

Martedì, il ministero della Difesa russo ha smentito le notizie secondo cui l’esplosione sarebbe stata causata da missili russi, descrivendole come “una provocazione deliberata volta a far degenerare la situazione”.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha criticato quella che ha definito “un’altra reazione isterica e frenetica di russofobia” in Europa dopo l’incidente, mentre ha elogiato gli Stati Uniti per quello che ha descritto come l’approccio moderato del governo americano alle notizie secondo cui dietro l’esplosione ci sarebbe la Russia.

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