Marina militare

La forza navale italiana da record: 11 navi italiane all’estero

Undici navi appartenenti alla Marina Militare italiane stanno navigando nelle acque dei vari oceani del mondo al di fuori del Mediterraneo. Questo è un record storico che dimostra la potenza della forza navale italiana che può coprire diverse funzionalità multiruolo della Marina Militare che sono impegnate in molteplici teatri al momento.

Dall’Oceano Artico al Golfo di Guinea, passando per il Mar Cinese Meridionale, la Marina Militare è presente su più teatri contemporaneamente. Questa presenza dimostra la capacità della forza navale italiana di lavorare in coordinamento con i suoi alleati Nato. La Marina italiana è attiva anche nelle acque del Mare del Nord, dove sta sviluppando capacità e competenze per la ricerca oceanografica, che rappresenta una tradizionale fonte di informazioni privilegiate.

La fregata Margiottini, appartenente alla terza linea italo-francese Fremm, è impegnata nel Mar Baltico nell’esercitazione Nato Formidable Shield, dove si sta testando la sua capacità di difesa antimissile e di prevenzione di incursioni di sottomarini. Il cacciatorpediniere Duilio, invece, si è posizionato in Polonia per aumentare la deterrenza antimissilistica.

Infine, il Littoral Expeditionary Group, in preparazione per possibili crisi securitarie nelle aree vicine ai confini tra Nato e Russia, sta esercitandosi dall’inizio di maggio con la nave anfibia San Marco nel Mar Baltico. È evidente che la presenza della Marina Militare Italiana sulle acque mondiali dimostra l’impegno italiano nel supporto dei propri alleati nella difesa della sicurezza globale.

L’impegno della Marina Militare

La Marina Militare Italiana si impegna in operazioni di prevenzione di crisi di sicurezza in diverse aree del mondo. In Nord America, ad esempio, la fregata Fasan collabora con la United States Navy dopo essere stata coinvolta in un’operazione di “evasione” dal tracciamento della Flotta Russa nel Mar Nero. Questo schieramento è giustificato dalla necessità di prevenire operazioni di infiltrazione da parte della Russia nei varchi securitari dell’area, come la minaccia alle infrastrutture sottomarine o il vuoto lasciato dall’Irlanda neutrale nella linea di contenimento antirussa.

Anche in mari più caldi, la Marina Militare Italiana ha una forte presenza. In particolare, la flotta italiana nel Mediterraneo si concentra sul consolidamento dei rapporti con i partner atlantici e sul controllo degli interessi nazionali in scenari più integrati con quelli del Mediterraneo. Un esempio è la presenza di tre pattugliatori della classe Esploratore nel Mar Rosso, vicino al Sinai, nell’ambito della Multinational Force & Observers. Questi pattugliatori hanno il compito di monitorare il rispetto della pace tra Egitto e Israele e di interdire ogni possibile azione ostile dei rivali del campo euroatlantico in un’area vitale per i commerci mondiali.

Inoltre, la presenza della Marina Militare Italiana nella Mfo è funzionale per operazioni di esfiltrazione, come quella che ha permesso di evacuare i civili italiani in Sudan di recente. La Marina Militare Italiana lavora quindi per garantire la sicurezza degli interessi nazionali in diverse aree del mondo, collaborando con partner internazionali e partecipando ad esercitazioni e operazioni di prevenzione.

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