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“IMPREPARATI ALL’EMERGENZA TERRORISMO”: POLIZIOTTI CONTRO RENZI DIVENTANO LAVAVETRI“

I poliziotti diventano lavavetri per un giorno e, armati di secchi e
spazzoloni ai semafori, distribuiscono mezzo milione di cartoline ai cittadini
e agli automobilisti per sensibilizzare il governo all’adozione di
provvedimenti urgenti in materia di sicurezza, resi ancora più necessari dall’emergenza
terrorismo.


E’ l’iniziativa del sindacato autonomo di Polizia Sap che stamattina
scende in piazza agli incroci più importanti dei cinque capoluoghi di provincia
laziali. Una protesta che si svolge contemporaneamente in tutta Italia: la
cartolina, indirizzata al premier Renzi, raffigura la nota immagine dell’Isis
che conquista Roma
 con il Colosseo messo a ferro e fuoco. Un dato
campeggia: “La Camera dei deputati spende sette milioni all’anno per le
pulizie e non si trovano sei milioni per un corso antiterrorismo col quale
formare gli agenti che svolgono servizio di controllo del territorio?”.
“E’ una situazione intollerabile – dice Francesco Paolo Russo,
segretario regionale Sap del Lazio in una nota – e per questo vogliamo
“rubare” il posto ai lavavetri per dire ai cittadini come stanno le
cose, che non siamo preparati all’emergenza terrorismo, che anche
nella nostra città riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della
carenza di mezzi ed organici aggravata dai tagli dell’ultima legge di
stabilità. Ci sono mille ragazzi che hanno vinto un concorso e che potrebbero
essere assunti subito, a costo zero per quel che riguarda le procedure di
selezione e arruolamento. Ci mancano ufficiali di polizia giudiziaria per fare
indagini: con cosa lo combattiamo il terrorismo? E poi vogliono chiudere i
nostri uffici di polizia… Invece non si fa nulla!”.

LE SEI RICHIESTE AL
GOVERNO –
 Sono sei le richieste al presidente del
Consiglio Matteo Renzi: sblocco del turnover, stop alla chiusura dei presidi di
polizia, assunzione degli idonei dei concorsi, sanare il sotto organico di
novemila sovrintendenti e quello di 14mila ispettori (ufficiali di polizia
giudiziaria) e un corso antiterrorismo (Cat) per 12mila operatori di volante e
operatori di polizia di frontiera. La segreteria nazionale del sindacato
autonomo di Polizia ha trasmesso già da settimane, a tutti i parlamentari,
alcune proposte relative ai sei punti citati. Proprio in queste ore alcune sono
state accolte e trasformate in emendamenti da inserire nel disegno di legge di
conversione del decreto anti terrorismo. “L’obiettivo della nostra
iniziativa è arrivare alla trasformazione in legge delle proposte che abbiamo
presentato. La mobilitazione proseguirà anche nei prossimi giorni con ulteriori
iniziative. Una cosa è certa: faremo di tutto per portare a casa il risultato e
far assumere al governo e alla maggioranza le proprie responsabilità”,
conclude la nota.

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