Forze di Polizia

ILARIA CUCCHI: “RICEVO MINACCE DA CARABINIERI E POLIZIOTTI”

Ilaria Cucchi, sorella del geometra morto nel 2009, torna a parlare degli insulti e delle minacce ricevuti sui social, e lo fa attraverso un post pubblicato su Facebook. “Oggi è sabato. I miei figli dormono. Io e Fabio abbiamo appena fatto colazione. Lui deve studiare un processo importante ed io vorrei stare in casa con lui. Ma ho altre quattro denunce da presentare. Debbo andare al commissariato dove oramai mi reco ogni giorno. Le minacce ed insulti hanno più o meno la medesima targa politica. Spesso appaiono provenire da profili di poliziotti o carabinieri”, scrive la donna.

Ilaria Cucchi: “Iniziative coordinate tra loro”

Ilaria Cucchi spiega anche di rendersi conto che “queste non sono iniziative isolate ma coordinate tra loro. È diventata una vera e propria emergenza che sconvolge la mia vita quotidiana. Per non parlare delle telefonate mute. Che devo fare Stefano mio? Evidentemente a qualcuno la verità non piace proprio”, si chiede la donna ricordando il fratello 31enne arrestato il 15 ottobre 2009 e morto sette giorni dopo all’ospedale Pertini (LA STORIA DI STEFANO CUCCHI).

Diversi episodi di insulti e minacce

Non è la prima volta che Ilaria Cucchi parla degli insulti e delle minacce ricevuti. Lo aveva già fatto qualche giorno fa nel corso di un’intervista radiofonica: “Mi scrivono che devo fare la stessa fine di mio fratello, è una cosa che mi preoccupa, sono una mamma, dietro al leone da tastiera che fa certe sparate non possiamo mai sapere cosa si cela”. Il 20 ottobre, inoltre, la donna aveva scritto un altro post su Facebook in cui raccontava: “Stiamo ricevendo una serie impressionante di insulti, minacce ed auguri di morte da profili di simpatizzanti della Lega”. La replica di Matteo Salvini: “I leghisti non minacciano e non sono violenti. Nessuna tolleranza per chi insulta e augura la morte, invito Ilaria Cucchi e i suoi familiari non solo a denunciare, ma a venirmi a trovare al Ministero”.

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto