Sindacati Militari

I Sindacati militari chiedono provvedimenti urgenti su distacchi e permessi

La Rete Sindacale Militare, composta dalle sigle più rappresentative del comparto come USIC, SIM Carabinieri, ASPMI, SAM, AMUS e SIM Marina, chiede con urgenza al governo di adottare provvedimenti per regolare distacchi e permessi delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.

Necessario garantire agibilità e parità sindacale

“Con l’entrata in vigore del decreto sulla rappresentatività sindacale del mondo militare, si rende necessario un ulteriore immediato provvedimento affinché si consenta e garantisca la piena agibilità degli organismi e si determini, seppur in via provvisoria, la ripartizione di distacchi e permessi sindacali per gli stessi”, dichiarano in una nota congiunta i segretari generali della Rete Sindacale Militare.

Distacchi e permessi cruciali per la partecipazione

“Non è auspicabile l’apertura delle trattative contrattuali in mancanza di questi atti perché i vertici dei sindacati militari, per poter partecipare, dovrebbero attendere la concessione della licenza e ciò non consentirebbe parità di azione con i collaterali sindacati delle forze di polizia ad ordinamento civile”, proseguono i sindacalisti.

Il nodo cruciale è che senza una disciplina ad hoc su distacchi e permessi, i rappresentanti delle associazioni sindacali militari sarebbero costretti a richiedere volta per volta licenze e congedi per prendere parte alle riunioni, con evidenti difficoltà organizzative.

Appello a Crosetto e Meloni

“Confidiamo nel ministro Crosetto e nella presidente Meloni, che tanto si sono impegnati affinché venisse emanato il decreto sulla rappresentatività sindacale militare, per l’emanazione di un rapido provvedimento provvisorio affinché le APCSM possano liberamente disporre dei distacchi e permessi previsti dalla legge 46/2022”, concludono i segretari generali.

La richiesta dei sindacati militari arriva in un momento cruciale, con l’avvio imminente delle trattative per il rinnovo del contratto 2019-2021 del comparto difesa e sicurezza. Proprio per questo le sigle chiedono che il governo agisca rapidamente, anche con un provvedimento temporaneo, per garantire condizioni di parità con gli altri sindacati delle forze dell’ordine.

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