CarabinieriPoliziaSenza categoria

GOVERNO: RIORGANIZZIAMO LE FORZE DI POLIZIA. NOVITA’ PER FORESTALE E GUARDIA COSTIERA. I DUBBI DELLA FINANZA

(di Francesco Grignetti) – Ha fatto rumore, l’indiscrezione che ai piani alti del Partito democratico si passino in rassegna i mali del nostro sistema di sicurezza. Ci sono varie opzioni allo studio, in vista di una grande riforma delle polizie che dovrebbe segnare i lavori parlamentari del 2015.

S’immaginano soluzioni radicali, quali la confluenza della Polizia Forestale nella Polizia di Stato già a partire dal 15 ottobre, inserendo una norma ad hoc nella Legge di Stabilità. E ci sono ipotesi ancor più forti: accorpamento di Polizia penitenziaria con la Polizia di Stato, fusione tra Carabinieri e Guardia di Finanza.
D’altra parte Matteo Renzi non ha mai nascosto la sua perplessità di fronte alle tante polizie italiane. «Siamo l’unico Paese che ha cinque forze», faceva sapere ai primi di settembre, al culmine della polemica con i sindacati del settore che minacciavano lo sciopero.
«Stiamo lavorando alla revisione della spesa e alla riorganizzazione funzionale delle forze di polizia», riconosce il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. Sul suo tavolo ha il dossier della prossima Spending review che già prevede una larga serie di misure di razionalizzazione. Ma le fusioni sono altra cosa, sarebbero una rivoluzione. E Delrio dice: «La riorganizzazione non è stata analizzata in questi termini».
E più tranchant la precisazione di Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del Pd: «Smentisco decisamente che la segreteria nazionale del Pd abbia affrontato o ventilato il tema dell’unificazione delle forze di polizia o di altri corpi dello Stato».
E mentre da destra si bolla la sola ipotesi di una fusione tra Carabinieri e Gdf come «follia» (Maurizio Gasparri), al vertice della stessa Finanza ci si interroga sul futuro. Sicuro delle proprie buone ragioni, il comandante generale Saverio Capolupo era al Senato due giorni fa a difendere il Corpo. E in discussione infatti un ddl dei grillni, ma che raccoglie consensi trasversali, per la creazione di una vera Guardia costiera, dove dovrebbero confluire le Capitanerie di Porto e l’apparato aeronavale della Finanza.
Più che ai lontani scenari, la Finanza è a questa scadenza che guarda con preoccupazione. «Il dispositivo aeronavale costituisce una componente essenziale e irrinunciabile per l’operatività del Corpo», ha scandito Capolupo in Senato. Ma appunto le sovrapposizioni tra i natanti della Capitaneria di Porto, della Gdf e della Ps avevano attirato l’attenzione della segreteria del Pd.

«Le sovrapposizioni ci costano miliardi di euro e sono una distorsione del sistema – sostiene Gianni Tonelli, segretario del Sap – anche se penso più logico che la Gdf sia fusa con l’Agenzia delle Entrate».
La Stampa 

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto