Editoriale

GENERALE SCRIVE AL CSM DIFESA: MATTARELLA HA RAGIONE “ASFALTARE LE STRADE NON RIENTRA TRA I DOVERI DEI MILITARI”

“Carissimo gen.le Vincenzo Vecciarelli, immagino sia consentito ad un “vecchio” generale, già docente di Diritto ai Corsi Regolari del Tuo magnifico Corso Rostro II, esprimere un pensiero suscitato, qualche ora fa, dal messaggio agli italiani pronunciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.” E’ quanto scrive il Br.gen.le (r) paracad. A.M. Giuseppe Lenzi al Capo di Stato Maggiore della Difesa. Il Generale Lenzi, consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica Militare, è già noto ai media per aver bacchettato con una lettera l’outfit dell’allora ministro della Difesa Ignazio La Russa presentatosi al passaggio di consegne tra le brigate italiane Julia e Folgore in Afghanistan in camicia azzurrina «sportivamente slacciata», maglioncino a “V” e pantaloni «troppo abbondantemente ricadenti sui talloni» adatti forse per «uno scambio di gagliardetti fra bocciofile» e non certo per una cerimonia militare.
“Egli ha esortato gli italiani tutti a non “aver timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore la nostra società”. Accolgo l’autorevole invito ed esprimo, pertanto, il mio primo desiderio per quest’anno appena iniziato.

Confido, vivamente, che le inequivoche, ferme e limpide espressioni che il Presidente ha lanciato nell’aere sì che tutti possano comprenderle, siano accolte, senza remore, dalla Tua illuminata saggezza. Rivolgendosi agli uomini e donne delle FFAA l’on Mattarella ha detto che:
“svolgono un impegno che rende onore all’Italia. La loro funzione non può essere snaturata, destinandoli a compiti non compatibili con la loro elevata professionalità”. Non mi permetto di delucidare meglio tale chiarissimo messaggio.

Un recente, e demenziale, atto governativo pare configgere con l’assunto presidenziale che vuole le FFAA dedite esclusivamente ai compiti che l’art 52 della Costituzione assegna loro. “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.

L’asfaltare il suolo della capitale non sembra rientri tra tali doveri. Risuonano nella mia mente, illustre e carissimo generale Vecciarelli, le Tue nobili espressioni pronunciate all’atto della nomina a Capo di S.M.D.:
“rinnovo il mio giuramento di fedeltà alla Costituzione ed al signor presidente della Repubblica Sergio Mattarella custode dei valori fondanti della Repubblica e della Costituzione e Comandante supremo delle Forze armate”.

Non, quindi, al governo “noi” militari di ieri e di oggi dobbiamo obbedienza; bensì solo fedeltà alla Costituzione ed al Comandante Supremo delle FFAA. Sono assolutamente certo – conclude il generale Lenzi – e con me milioni di colleghi militari alle armi e no, che mai alcun ordine sarà da Te impartito ai nostri soldati che minimamente diverga da quelli costituzionali ribaditi dal Comandante Supremo.

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