Carabinieri

FORESTALE, VERSO LA CONTRORIFORMA: “INTEGRAZIONE FALLITA CON L’ARMA DEI CARABINIERI”

“La riforma del Corpo forestale dello Stato e il suo accorpamento con l’Arma dei Carabinieri è la cronaca di un fallimento annunciato”. È risoluto il neo-deputato M5S e membro della Commissione Affari costituzionali, Maurizio Cattoi, già primo dirigente del Corpo Forestale e poi generale dei Carabinieri Forestali.

“Noi siamo stati facili profeti: era chiaro a tutti che la scelta del governo Renzi non aveva nulla a che fare con la salvaguardia del territorio. E bene ha fatto la ministra della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, a ribadire oggi che bisogna intervenire in tempi brevi”.

“Metteremo subito in campo un intervento normativo per arginare i danni prodotti dalla scelta compiuta dall’ex ministra Marianna Madia” spiega il pentastellato Cattoi. Sulla riforma del Corpo Forestale ora si aspetta l’intervento della Corte Costituzionale”

“Da Madia abbiamo assistito ad un’operazione di potere, ora al vaglio della Corte costituzionale, che ha affidato a una forza armata le funzioni civili del Corpo forestale. I risultati disastrosi di questa riforma sono sotto gli occhi di tutti, ma durante la scorsa legislatura il Movimento 5 Stelle era l’unica forza politica a denunciare quali guasti avrebbe prodotto”.

“L’enorme superficie boschiva incendiata nel 2017, le incombenze legate alla gestione della fauna e della biodiversità, oltre che del patrimonio forestale, indicano che è necessario restituire dignità e autonomia a un corpo specializzato che nei decenni ha rappresentato un fondamentale presidio di tutela dell’ambiente e dell’incolumità delle persone, garantendo alle aree interne la presenza e la prossimità necessarie a una corretta gestione del territorio”.

“Non c’è tempo da perdere- conclude Cattoi – Parlamento e Governo sono già al lavoro per intervenire prima che si registrino ulteriori danni agli ecosistemi e nuove tragedie”.

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto