Giustizia

Firenze, va allo stadio mentre è in malattia ma il licenziamento è illegittimo: ecco perché

Un operaio aretino era andato allo stadio nonostante fosse in malattia per problemi alla sciatica. Il datore di lavoro lo aveva licenziato. Ma il provvedimento è stato dichiarato illegittimo: ecco perché.

I problemi alla sciatica gli avevano impedito di lavorare ma non di andare allo stadio. Per questo, il suo datore di lavoro lo aveva licenziato. Un provvedimento, però, considerato illegittimo da un giudice del lavoro. Ben due volte: in primo grado e ora anche in appello. Lo racconta l’edizione locale de La Repubblica.

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La vicenda

L’operaio, residente in provincia di Arezzo, è stato in malattia per problemi di sciatalgia dal 19 al 23 maggio 2022. Ma il 21 maggio si giocava l’ultima giornata di serie A. L’uomo, a inizio mese, aveva acquistato i biglietti per il match tra Fiorentina e Juventus, due squadre più che rivali. Per di più, la Viola si giocava l’accesso alla Conference League. Così, l’operaio era andato con un amico a vedere la partita.

Il licenziamento e il reintegro

La Fiorentina vinse per 2-0. Come scrive Today, l’azienda, saputo quanto accaduto, aveva fatto scattare il licenziamento, basandosi sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (quello modificato dal governo Renzi). Il datore di lavoro sosteneva che il quarantenne era stato visto muoversi “con disinvoltura” e “allegro”. Ma alla fine ha avuto torto. Secondo il giudice, andare allo stadio “non richiede sforzi particolari“. L’operaio dovrà quindi essere reintegrato. Indennità e spese legali dovranno essere pagate dalla ditta.

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